La flessibilità del manager

Intervista ad Emilio Luongo.

La nomina a Presidente della Associazione Co.N.A.P.I. Temporary Manager per me è stata davvero una soddisfazione professionale tra le più importanti e sono davvero orgoglioso di poter collaborare con tanti colleghi Temporary Manager

Chi è il temporary manager?

È il manager che entra in azienda per “risolvere” “operando” nel tempo strettamente necessario.

Questa la mia definizione di TM, probabilmente frutto della mia esperienza personale e professionale, perché racchiude le caratteristiche indispensabili che deve avere il TM, indipendentemente dal ruolo che è chiamato a ricoprire o dal settore in cui è chiamato ad operare. Infatti il TM è innanzi tutto un risolutore di problemi, problemi che spesso non sono neanche noti all’imprenditore, nel senso che il TM è chiamato a fare un’analisi del contesto aziendale per capire “cosa non va” e solo in una fase successiva elabora più proposte di azioni concrete che è chiamato a porre in essere con deleghe e responsabilità, operando in un perimetro definito in un arco temporale certo. Ecco perché il TM non è un consulente e non è un dirigente a tempo.  Il TM è un professionista che ha maturato significative esperienze in contesti aziendali strutturati e complessi, dotato di competenze nel ruolo notevoli senza essere necessariamente specialista di un settore, al contrario si caratterizza per avere una esperienza multisettoriale. Questo aspetto della figura del TM ne fa accrescere anche il valore perché permette di trasferire non sono conoscenze, ma anche metodologie diverse in grado di migliorare, innovando, i processi aziendali nei quali è chiamato ad operare. 

Perché questa figura si sta affermando così tanto?

Sempre più spesso le aziende italiane soffrono la mancanza di competenze, al proprio interno, di alto profilo o comunque adeguate per poter lanciare nuovi progetti, affrontare situazioni critiche, riorganizzare processi, o semplicemente di risorse che lo hanno già fatto. Forse proprio questo è l’aspetto che spinge tanti imprenditori a cercare un TM: affidarsi ad un manager che ha già avuto modo di affrontare il problema che ora li sta affliggendo e lo ha risolto. Non conta se in altro settore, conta che lo ha fatto. Questo è importante sin dal primo incontro, dalla prima chiacchierata informale nel corso della quale il TM semplicemente rassicura il suo futuro “imprenditore”. Certo ogni azienda e problematica è diversa, ma il TM si contraddistingue per la flessibilità di adattarsi a contesti aziendali diversi, gli stessi contesti aziendali che contribuirà ad arricchire perché il TM porta con sè competenze ed esperienze che finiscono per arricchire anche le risorse che trova all’interno dell’azienda, risorse che affianca e che migliora nella metodologia di lavoro. Certo occorre superare le resistenze al cambiamento e l’antipatico concetto del “abbiamo sempre fatto così” che rappresenta uno dei fattori culturali peggiori, una zavorra per tante aziende. Altro motivo di affermazione del TM ed in generale del Temporary Management – ovvero di un team come il nostro che interviene con un professionista per ciascuna area di competenza, insieme o staffetta – è che oggi non sono sole le aziende di grandi dimensioni a ricorrere al servizio ma tantissime piccole e medie aziende che non hanno la possibilità di inserire in organico un Manager Dirigente in particolare per i costi ma anche per l’alea che in caso di “insuccesso” doversi separare potrebbe essere ancore più oneroso, al contrario del TM il cui costo è serto e determinabile sin dall’inizio e talvolta una parte di questo è legato al risultato raggiunto.

Perché una Associazione di TM?

È da tempo che la Co.N.A.P.I. si interessa a questa professione e secondo me in modo lungimirante visto la dimensione che essa stessa sta assumendo, ovvero la possibilità di mettere a disposizione dei propri associati un nuovo soggetto aggregativo di quelle competenze che altrimenti l’imprenditore dovrebbe andare alla ricerca aggiungendo anche altri costi. La neonata Associazione TM di Co.N.A.P.I ha come scopo istituzionale quello di: “rappresentare la categoria specifica dei Temporary Manager, per poter divenire così interlocutore istituzionale per lo sviluppo della professione presso gli enti istituzionali e governativi. L’Associazione intende sviluppare e consolidare la più alta competenza e qualità negli interventi di temporary management dei propri associati, sia come singoli sia come team di manager, creando standard professionali di riferimento, un comune linguaggio della professione, sviluppo di nuove metodologie e scambio di competenze ed esperienze. L’Associazione, inoltre, ha lo scopo di far conoscere e sviluppare concretamente il temporary management presso gli operatori professionali, le aziende, le associazioni di categoria, le istituzioni ed i manager stessi”.  A breve sarà possibile, per i TM che vorranno, iscriversi all’Associazione per farla crescere e per crescere insieme ed insieme alle aziende italiane.

Cosa pensa, infine del suo lavoro?

Il lavoro da TM è senz’altro il “lavoro più bello del mondo”, non conta quante ore, quanti kilometri, ma quante persone conoscerai e quante soddisfazioni porterai con te nella consapevolezza di aver messo a disposizione del tuo imprenditore tutto te stesso, fianco a fianco fino al successo per poi ricominciare una nuova esperienza, preciso esperienza e non sfida, noi non possiamo fallire le sfide a rimetterci sarebbero i nostri imprenditori ecco perché quando parlo con i miei colleghi TM dico sempre: non fatevi scegliere dagli imprenditori ma accettate solo gli incarichi che siete certi di portare a termine, ovvero raggiungendo il risultato e nel tempo necessario.