Una Confederazione più vicina e attenta al mondo delle imprese italiane

Convegno Co.N.A.P.I.

Mi ritrovo di fronte ad un nuovo ed entusiasmante progetto . La sensazione è quella di imboccare un sentiero nuovo, mai percorso  e pertanto  un po’ spaventa e un po’ incuriosisce. E’ il fascino febbrile dell’imprevisto, dell’inesplorato, che solo l’incoscienza giovanilistica incoraggia e sospinge nel fantastico viaggio. La sensazione che provo per questo progetto editoriale mi riporta indietro negli anni. A quelli in cui i comportamenti e le azioni si caratterizzavano per l’incoscienza di porsi di fronte a cose più grandi, di prepararsi a fare passi più lunghi della gamba e a sognare e fantasticare sull’entusiasmo e la gioia di esserci riuscito. La soddisfazione di avercela fatta, il godere del compiacimento degli amici, del rosicare silente di chi non avrebbe scommesso nulla. La grandezza di un progetto sta nella capacità di sognarlo, di pensarlo  e di realizzarlo per assaporare poi  la gioia  per aver vinto una scommessa giudicata all’inizio impossibile.

Così come è inebriante il clima dei preparativi per la  l’atmosfera che si respira, quando i dubbi assalgono anche i più entusiasti  e  solo qualcuno si preoccupa  e  si  sbraccia per raggiungere il risultato agognato. Con questa splendida iniziativa non si sa bene dove si andrà a parare ma c’è la convinzione che uscirà qualcosa di buono.

Abbiamo registrato la testata, abbiamo predisposto un bel format. Ora sono ancora più convinto! È l’inizio di un grande progetto editoriale ed imprenditoriale che si aggiungerà ai tantissimi successi già raggiunti negli ultimi anni.

Conapi Magazine poi suona bene, si intona bene con le altre opere realizzate nella galassia Co.N.A.P.I. che continua a crescere.  Il Magazine soddisfa un’esigenza di comunicare  con gli iscritti, di creare  un rapporto ancora più confidenziale con le aziende alle quali abbiamo dimostrato di saper leggere bene le loro esigenze offrendo, nel contempo, la possibile soluzione. E tutto questo avviene in un tempo in cui le organizzazioni di rappresentanza datoriale  tradizionali sembrano aver perso totalmente l’appeal di un tempo  ritrovandosi fuori dal tempo attuale con analisi e proposte a volte obsolete.

Il nostro successo è figlio della voglia di scommettere, del mettersi in gioco in prima persona, di essere utili, importanti e apprezzati. La voglia di fare il meglio e, poi ancora, il meglio del meglio, nella consapevolezza che non beneficiamo di una seconda possibilità. Molti si sono persi lungo la strada, solo i migliori e i più motivati hanno festeggiato i traguardi raggiunti.

Ho avuto la fortuna e il privilegio di poter contare sul meglio delle professionalità disponibili,  con una squadra di circa venti professionisti, vere eccellenze nei vari settori, alle dipendenze di Co.N.A.P.I.

Oltre 18.000 aziende associate, 120 sedi in 71 province e 17 regioni, 19 ccnl firmati, oltre 4000 accordi aziendali,  15 enti bilaterali costituiti, dei quali ad oggi otto riconosciuti ed autorizzati dal Ministero per il Lavoro (entro un anno contiamo di averli tutti riconosciuti) .

Siamo stati, in questi ultimi anni, l’organizzazione di rappresentanza datoriale che ha fatto più attività sindacale sul territorio nazionale. Gli uffici del ministero guardano con attenzione e compiacimento le attività svolte da Co.N.A.P.I.

Siamo l’unica organizzazione a vantare una commissione di certificazione dei contratti con una proficua e professionale attività su tutto il territorio nazionale. Siamo stati i primi ad occuparci dei benefit flexible con conseguente abbattimento del cuneo fiscale per le aziende senza far perdere potere d’acquisto ai lavoratori dipendenti, nel pieno rispetto della normativa vigente ed in totale assenza “di dumping contrattuale”. Siamo stati i primi a occuparci di modelli organizzativi di gestione (modelli 231, MOG, MOGS), provvedendo  alla loro asseverazione attraverso la commissione nazionale paritetica presieduta dall’ottimo Natalino Priscoglio, professionista di assoluto livello .

Siamo stati tra i primi a credere all’importanza di diffondere nelle aziende la cultura della formazione, addirittura ancor prima che fossero nati i fondi interprofessionali.

Ricordo con affetto ed un pizzico di nostalgia i tantissimi corsi di formazione professionale erogati un po’ in tutta Italia nel settore della panificazione e pasticceria. Abbiamo formato ed avviato al lavoro tantissimi giovani, abbiamo insegnato ai siciliani a fare il panettone ed ai milanesi a lavorare la pasta di mandorla, abbiamo insegnato e diffuso le ricette tipiche di un territorio a nuovi mercati. Abbiamo in qualche modo trasformato e innovando il mestiere di panettiere facendolo diventare un produttore artigianale  di eccellenza .

Con i nostri corsi di vetrinista e di banconista abbiamo insegnato l’allestimento e la vendita dei prodotti.

Ci siamo da sempre occupati di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro coscienti dell’importanza che la stessa sia efficace affinché portasse una considerevole riduzione degli incidenti sul lavoro, soprattutto quelli mortali. Abbiamo formato un esercito di circa 800 formatori qualificati che adesso operano in tutta Italia. Ci siamo dotati di una piattaforma e-learning certificata grazie alla quale eroghiamo formazione a prezzi più bassi della media nazionale di mercato. Abbiamo promosso e sponsorizzato eventi informativi in tutta Italia, anche in collaborazione con gli ordini professionali al fine di sensibilizzare l’attenzione degli operatori sul tema. Abbiamo inaugurato l’anno scorso “Il Giro d’Italia della Sicurezza”, un evento a tappe presso i principali comuni e città italiane dove, in collaborazione con gli enti locali e gli operatori del settore, vengono organizzate giornate formative totalmente gratuite.

Stiamo strutturando la Confederazione per rispondere sempre meglio alle nuove sfide imposte da un mondo del lavoro che cambia in un tempo in cui le economie e la finanza stentano ad avere bussole certe.

Il segreto del nostro successo, se davvero tale fosse, è sotto gli occhi di tutti. Tale segreto risiede soprattutto nella capacità di fare squadra, di esercitare uno sforzo comune nell’agire, nel condividere obbiettivi e ideali. Siamo in termini calcistici una squadra o, fatemelo dire, una famiglia.

Siamo amici prima di essere colleghi di lavoro, ci frequentiamo con le famiglie, facciamo le vacanze insieme. C’è di più, molto di più! Ed è, credetemi, la vera vittoria di cui sono fiero. La grande forza sta anche nell’umiltà che contraddistingue le nostre persone, la sobrietà di una vita modesta,  la gratificazione per l’importanza del ruolo assunto che rafforza l’impegno e la motivazione nella missione. Tantissime riunioni, confronti  , spesso più di una al giorno per trovare quel qualcosa che fosse condivisibile e convincente per tutti, lunghe telefonate fino a tarda ora per collimare quel l’ultimo pezzo mancante.

L’amicizia è elevata come valore assoluto da coltivare sempre, nei momenti buoni ed in quelli di difficoltà. Chi si sente “un Conapi” avverte tutto ciò dentro il proprio animo e trasferisce agli altri le proprie sensazioni positive. Insomma essere “un Conapi”, come diciamo da tempo, è un modo di essere, uno stile di vita.  Al primo posto per noi non c’è il profitto ma l’amicizia, il rapporto umano, la soddisfazione di essere stato utile a qualcosa o a qualcuno. In fondo non siamo stati scelti ma siamo stati noi a scegliere, per noi e per gli altri, per costruire per noi e per gli altri.

Certo tanto normali forse non siamo. Ma è appunto in questo che si situa la nostra diversità che poi fa la differenza.

Del progetto Conapi Magazine possono essere orgogliosi tutti coloro che lavorano e vivono all’interno della Confederazione intestandosene la paternità, ma uno ed uno solo può essere definito il genitore, il mio grande amico Nicola Di Iorio. Uomo di grande esperienza e cultura, interessato da sempre alla politica e alle problematiche sociali e colturali. Profondo conoscitore del territorio campano ed irpino. Da diversi anni Nicola si è avvicinato alle tematiche sindacali  e al mondo Conapi e in tale occasione ho avuto modo di conoscerlo meglio ed apprezzare anche il suo spessore morale e umano. Ben presto, Nicola, ha iniziato a collaborare occasionalmente per poi consolidare il suo rapporto con Co.N.A.P.I. tanto da diventarne professionalmente parte integrante. Dopo diversi incarichi ricoperti con profitto all’interno dell’organizzazione il suo impegno si concentra principalmente sul suo progetto Conapi Magazine nell’ambito del quale ha assunto l’incarico  di Direttore Responsabile.

Con grande stima e fiducia esprimo un caloroso in bocca al lupo a te, Nicola, ed al tuo grande progetto editoriale.

Un caro saluto

*Presidente nazionale della Confederazione Nazionale Artigiani e Piccoli Imprenditori (Co.N.A.P.I.)