Sono molto felice di portare il mio contributo, come presidente della sezione provinciale di L’Aquila, sulle pagine del primo numero di Conapi Magazine. Ho da sempre creduto in questo progetto editoriale e sono certa che diventerà un punto di riferimento per gli associati e non solo.
Il territorio in cui ricopro la carica di presidente non è certo dei più facili;esiste una grande prevalenza di piccole e medie imprese che dedicano la loro attività all’agricoltura e che spesso faticano ad adeguarsi alle novità imposte dai cambiamenti in atto, oltre all’insistere di una forte reticenza nel “fare rete”, finalizzata al potenziamento e allo sviluppo delle risorse possibili.
La velocità a cui viaggia il progresso tecnologico e la necessità di rispondere alle ultime esigenze del mercato, non potevano fare a meno di coinvolgere anche la realtà delle piccole e medie aziende. Sì, perché la quarta rivoluzione industriale/imprenditoriale, ha travolto completamente il sistema lavoro in tutte le sue fasi e chiunque voglia crescere, deve aprire la propria visione a un innovativo modo di fare impresa.
Adeguare la propria azienda alle possibilità offerte dalle leggi prevede degli investimenti 4.0 che spesso tardano ad essere compresi e concretizzati dagli stessi imprenditori. In questo contesto, si inseriscono le associazioni datoriali come la nostra, che devono supportare in termini di consulenze fiscali e accompagnare verso attività realmente concorrenziali.
L’impresa 4.0 potrebbe essere un volano per semplificare tutti i settori, penso all’opportunità del credito d’imposta per la pubblicità, elemento imprescindibile di un sistema aziendale di successo, ma anche al bonus Ricerca e Sviluppo riconosciuto al 50%alle imprese che effettuano investimenti incrementali in ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Tutto ciò è supportato da misure determinanti come lo svincolo dei fondi europei perla copertura generalizzata del credito d’imposta varato nel 2016 a sostegno degli investimenti delle imprese del Sud, grazie al quale sarà possibile puntare su segmenti che hanno maggiori potenzialità di crescita, rispetto al vincolo previsto sulla quota di fondi. Si tratta di una misura che vale circa un miliardo di euro per coprire in modo generalizzato il credito d’imposta per chi investe in beni strumentali nuovi, di cui le imprese del Sud potranno beneficiare. Anche il riconoscimento del credito di imposta formazione 4.0 ha rappresentato un grande passo avanti verso investimenti volti a migliorare il bagaglio di competenze e di qualifiche dei singoli lavoratori, recuperando il 40% delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente. Tutti questi, sono mezzi potenti che rischiano di non esserlo a pieno, se non si comprende al meglio il modo per farli funzionare al massimo.
Del resto i dati sull’utilizzo del pacchetto 4.0 parlano chiaro, molte imprese investono poco nella quarta rivoluzione industriale perché la digitalizzazione viene vista come poco applicabile alle singole attività, oppure poche aziende hanno interesse nel proteggere il valore economico delle azioni di innovazione. Di contro le agevolazioni fiscali previste dai piani nazionali di Impresa 4.0, hanno permesso a molte aziende di usufruire delle misure disponibili.
Create le opportunità, è quanto mai essenziale da parte delle associazioni datoriali vicine al loro territorio e alle loro imprese, aiutare le aziende a investire di più in ambito impresa 4.0, anche attraverso un insieme di servizi, occasioni di formazione e consulenze, che possano sostenere le imprese innovative in tutti gli stadi di sviluppo. Una serie di iniziative che possono invertire la rotta e offrire un sospiro di sollievo alle tante imprese italiane che ogni giorno scrivono la storia del nostro Paese e che aspettano, da troppo tempo,una mano tesa.
*Presidente Conapi L’Aquila