Vivi con passione il tuo lavoro!

Woman Hand Writing Passion + Hard Work = Success with black marker on visual screen. Isolated on Sunny Sky. Business concept. Stock Photo

Non so se a voi, cari lettori, è capitato almeno una volta nella vita, di sentirsi dire questa frase. Se l’avete sentita, cosa avete pensato della passione? A me è successo un pò di tempo fa, stavo approcciando il mio primo lavoro, avevo una ventina di anni. Chi mi ha detto questo era un uomo molto navigato e di tanta esperienza, mi dava una sensazione forte, di uno che aveva capito tutto nella vita, sicuro di sè, uno che aveva tanto da insegnare ma con tanata volontà di imparare ancora.

Mi affidò il suo campionario di prodotti che da li a poco avrei dovuto tentare di vendere, tra tante parole e raccomandazioni, mi guardò negli occhi e mi congedò con la fatidica frase di vivere con passione il lavoro.

Avvertii subito che quella frase sarebbe rimasta scolpita dentro di me nel tempo e iniziai subito a pensare e ad elaborare cosa volesse veramente dire. Pensai anche ad una frase di circostanza, tanto per dire, una frase fatta. Ma capivo, a mano a mano, che quella frase assumeva una importanza sempre maggiore rappresentando qualcosa di più. La stretta di mano forte di quella persona così esperta delle cose del mondo sembrava volermi dire “rifletti bene”,  come quella sua eleganza nel vestire, quel suo modo sicuro di parlare, quel suo sorriso, quella sua disponibilità a dialogare con tutti, anche con quelli che tentavano di banalizzare un lavoro di vendita porta a porta dove l’unica ambizione era quella di tentare di portare a casa qualche soldo per un pò di tempo, in attesa di una sistemazione con un lavoro vero, sembravano mandarmi messaggi e ammonimenti.

Mi colpì molto il fatto che un signore così di spessore, non solo culturale ma anche umano e professionale, avesse scelto tale mestiere e ne andasse fiero senza mai farsi cogliere da atteggiamenti banali e frivoli.

Nel tempo ho dato diverse interpretazioni a questo suo modo di affrontare il lavoro fino a quando non ho capito che la chiave di lettura di tale suo atteggiamento di situava nella passione per il proprio lavoro.

Esercitava il suo lavoro come una missione, orgoglioso dell’opera di spessore sociale che si prodigava a distribuire.

Oggettivamente come lavoro non era un granché, nel senso che se ne trovavano di migliori. Ma in ogni uomo alberga un sentimento potente, un vero motore in grado di travolgere ostacoli e barriere, la passione.  

La passione è un sentimento che infrange le scogliere della vita e consente di rapportarsi con le persone rendendole bellissime ai propri occhi anche se il più delle volte tanto belle non sono.

L’esercizio della passione è un qualcosa che dobbiamo sentire dentro, che dobbiamo praticare tutti i giorni come allenamento deve essere un qualcosa che ci appartiene e che sentiamo dal profondo di noi stessi.

Credo abbia molto a che fare con il rapporto che abbiamo con noi stessi e con la capacità di praticare la lealtà. Bisogna dirlo ai giovani che hanno ancora l’animo puro. La passione ha a che vedere molto con quelli che praticano esercizi su se stessi per migliorarsi per tentare di arrivare ad un rapporto più confidenziale con il proprio ego al fine di conoscersi meglio e vivere in armonia con se stessi.

In tutte le cose che ho fatto nella vita ci ho messo passione, ricordando il vecchio ammonimento. Ovviamente non tutte le ho azzeccate ma una cosa è certa, mi sono divertito e mi diverto tanto, mi sono sentito impegnato con tutte le mie energie e alla fine anche se il profitto economico non ha giustificato l’impegno, l’arricchimento del bagaglio formativo ed esperienziale è stato soddisfacente.

Lavorare con passione significa quindi non annoiarsi, inebriare le giornate con la leggerezza dell’essere, la voglia di vivere e condividere con gli altri il proprio entusiasmo per la gioia di offrire la propria competenza a servizio degli altri.

La passione non riconosce le ideologie, non ci si sente sfruttatori o sfruttati, il lavoro è slegato dai vincoli contrattuali. Si agisce più per istinto che per senso del dovere, si fanno orari doppi e non si chiede lo straordinario, si produce di più e non si chiede l’aumento.

Miglioriamo le nostre competenze e di pari passo miglioriamo noi stessi, nei rapporti con gli altri, i nostri amici e i nostri familiari.

Ho educato i miei figli orientandoli a coltivare le passioni, a riconoscere la bellezza nelle arti e nei mestieri, alla magnanimità del prodigarsi, al fascino della scoperta, all’importanza di acquisire sempre nuove competenze. La conoscenza rende liberi e il prodigarsi e l’essere utili rende felici.

Diffondiamo la febbre della passione per il proprio lavoro e vivremo tutti in un mondo migliore con meno disoccupazione e meno discriminazione.