L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha diffuso, negli scorsi giorni, il nuovo documento di programmazione in tema di vigilanza relativo all’anno in corso. All’interno, l’INL, ha individuato gli indirizzi e le linee guida per lo svolgimento di controlli ispettivi connessi alle attività lavorative. Accertamenti, questi ultimi, che partono da verifiche riguardanti temi di primaria importanza connessi al mondo del lavoro, come quelli inerenti sicurezza e salute, giungendo fino ad ispezioni più approfondite, specialmente in materia di assicurazioni sociali, contrasto degli illeciti più significativi e di maggiore allarme economico-sociale emergenti, tuttora, nelle diverse zone del territorio nazionale.
Un’attività di vigilanza, quella messa in campo dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che passa anche dalla stretta collaborazione con Inps ed Inail e che mira, al contempo, al rafforzamento degli Uffici territoriali, unitamente ad una maggiore sinergia con le Autorità di Governo e agli altri attori del mercato del lavoro a livello locale. Il fine dell’attività dell’INL, così come si legge nel documento diffuso negli scorsi giorni resta, in ogni caso, quello “dell’esercizio di un effettivo presidio del territorio e di una altrettanto tangibile prossimità ai soggetti del mondo del lavoro ed alle dinamiche che in esso si svolgono, a garanzia della tutela sostanziale dei diritti fondamentali dei lavoratori, della legalità e della adeguatezza delle condizioni di lavoro, anche sotto il profilo della salute e sicurezza”.
Contrasto al lavoro nero ed al caporalato sono, però, le priorità principali dell’Ispettorato, ma l’attenzione resta alta relativamente anche ad altre forme di sfruttamento illecite in materia lavoristica. Inoltre, l’attività programmata dall’INL, guarda con attenzione ai limiti introdotti dal recente “Decreto dignità” in materia di contratto a termine e di intermediazione effettuando, allo stesso tempo, specifici controlli sulla legittima fruizione, da parte dei cittadini beneficiari, del “reddito di cittadinanza”. Il tutto con l’ausilio degli Ispettorati locali, vere e proprie “sentinelle” del territorio, pronti a mappare preventivamente le eventuali attività illecite.
Le novità maggiori del documento di programmazione di vigilanza per il 2019 restano, comunque, connesse al contrasto al lavoro nero e al caporalato. Nel primo caso, sottolinea l’INL, “permane l’esigenza di garantire su tutto il territorio un’intensa attività di controllo specificamente mirata al contrasto al lavoro sommerso.”. L’attenzione principale dell’azione ispettiva si rivolge, quindi, in settori specifici (agricoltura, edilizia, manifatturiero, commercio e servizi) dove l’impiego in nero di manodopera, spesso extracomunitaria e priva di regolare permesso di soggiorno, è molto alto. Le aree geografiche più interessate da questo fenomeno restano soprattutto quelle del Meridione, perché “caratterizzate da situazioni socio-economiche particolarmente difficili in cui il fenomeno è spesso connesso a quello del ricorso ad intermediari illegali, i cosiddetti caporali”. I controlli ispettivi, in questo caso, vengono effettuati soprattutto in occasione delle punte stagionali di attività, ovvero quei periodi in cui, il ricorso allo sfruttamento violazione degli obblighi in materia previdenziale ed assicurativa, risulta decisamente più alto.
Ma grande attenzione è riservata, dalle attività messe in campo dall’INL, al fenomeno del lavoro sommerso, ancora fortemente presente nell’intera penisola. Una delle priorità d’intervento del personale ispettivo resta, quindi, quella rivolta al contrasto del caporalato, con lo scopo di garantire una tutela sostanziale a categorie di lavoratori particolarmente deboli e ricattabili, come ad esempio quella degli extracomunitari. Gli interventi, come evidenziato in precedenza, saranno quindi rivolti in specifiche aree geografiche dove la concentrazione del fenomeno è maggiore, anche per la presenza di colture agricole stagionali che assorbono significativi volumi di manodopera per le operazioni di raccolta in particolari periodi dell’anno Una vigilanza, quella sul caporalato da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che verrà svolta congiuntamente ad altri organi di controllo competenti in materia, anche attraverso la costituzione di apposite task forces a livello interprovinciale ed interregionale ed in collaborazione con mediatori culturali messi a disposizione dall’OIM (l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), che consentano di intensificare e rafforzare la lotta all’annoso fenomeno e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura presente fortemente, tuttora, soprattutto nelle regioni del Sud.