La delegazione di Co.N.A.P.I., formata dal presidente Basilio Minichiello, dal vicepresidente Giuseppe Fontanarosa, dai segretari confederali Alfonso Elefante e Nicola Di Iorio, quest’ultimo anche nella veste di direttore del giornale on line CONAPI MAGAZINE, è stata ricevuta dalla XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei deputati.

La convocazione, che certifica anche l’importanza assunta da Co.N.A.P.I. nel panorama nazionale delle organizzazione di rappresentanza datoriale, era diretta all’audizione informale dei rappresentanti della Confederazione nazionale artigiani e piccoli imprenditori, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 707 a firma della proponente Renata Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l’introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione, e C. 788 a firme Gribaudo/Cantona, recante norme sull’accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.
La commissione è stata presieduta dalla vicepresidente Polverini che ha presentato alla commissione la delegazione di Co.N.A.P.I.ed ha dato la parola, come concordato, al Vicepresidente e responsabile delle relazioni industriali Giuseppe Fontanarosa il quale ha illustrato il parere elaborato
dalla Confederazione in ordine alle proposte di legge a firme Polverini e Gribaudo, Cantona che di seguito si riporta.
“Il sistema industriale italiano, sempre più esposto all’aggressione della globalizzazione, e sempre meno legato alle vecchie famiglie capitalistiche, a causa dei cambiamenti epocali avvenuti, fonda la propria esistenza su un sistema diffuso di piccole e medie imprese ove il rapporto tra capitale e lavoro non presenta più confini nitidi e visibili. Le PMI rappresentano la struttura portante dell’economia italiana che oggi sono il fulcro sul quale si regge il “made in Italy”, riuscendo a dare grande visibilità e lustro al nostro paese.
In questo contesto economico sociale riteniamo ormai improcrastinabile definire con regole certe e democratiche il potere di rappresentanza delle parti sociali e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privato.
La Commissione ha un compito arduo di elaborare una proposta di legge chiara e di ampio respiro, che non sia, però, il mero recepimento di accordi interconfederali atti a preservare lo status quo ante, ma che garantisca, nel rispetto della Carta Costituzione, un reale e democratico pluralismo sindacale.
Riteniamo che la proposta di legge numero 788 a firma dell’on. Chiara Gribaudo e dell’on. Carla Cantona non risponda a tali principi e non abbia tali obiettivi ma abbia come unico scopo di consolidare le OO.SS. tradizionali. Significativo è l’art. 5 che permette alle OO.SS. tradizioni, definite “comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”, di “individuare ulteriori parametri rispetto a quelli indicati dagli articoli 2 e 3, utili ai fini della determinazione della rappresentatività sindacale”.Una norma che permetterebbe di integrare le disposizioni di legge attraverso accordi interconfederali sottoscritti dalle OO.SS., definite, per prassi, comparativamente più rappresentative (CGIL CISL UIL e Confindustria) con efficacia erga omnes.
Dello stesso tenore è il successivo articolo 6 che delega le Organizzazioni comparativamente più rappresentative (CGIL CISL UIL e Confindustria), attraverso la sottoscrizione di accordi interconfederali, la determinazione dei “parametri per l’accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro privati a livello nazionale, regionale e provinciale”. Solo in mancanza di tali accordi verrebbero prese in considerazione il “numero delle imprese associate, del personale impiegato presso le stesse imprese, nonché della diffusione territoriale di queste ultime”.
Ebbene, tale proposta di legge è chiaramente Incostituzionale in quanto andrebbe contro il dettato dell’art. 39 permettendo alle stesse OO.SS., oggi monopoliste, anche se prive di una reale rappresentanza, di stabilire le regole per il riconoscimento della rappresentatività.
Di diverso tenore è la proposta di legge numero 707 a firma dell’On. Renata Polverini. Proposta più articolata e completa che, in linea con i principi di democrazia, trasparenza e legalità, cerca di dare attuazione all’articolo 39 della Nostra Carta Costituzionale.
Il presidente nazionale Basilio Minichiello ha espresso la propria “soddisfazione per il contributo che Co.N.A.P.I. ha apportato in termini di proposta per costruire un sistema di relazioni industriali e sindacali ed il relativo impianto normativo che possa tenere conto di un sistema di rappresentanza coerente con il cangiante mondo del lavoro” .