Il vicepresidente di Co.N.A.P.I., Giuseppe Fontanarosa, ha visitato una realtà imprenditoriale in Germania che è una esperienza di valore ed un modello da presentare.
Ulm è una città della Germania ricca e benestante del Baden-Wurttemberg. La grande storia in questa città, paciosamente appoggiata sulle sponde del Danubio, ha fatto capolino più volte, ma Ulm è conosciuta soprattutto per aver dato i natali ad Albert Einstein.
Ad Ulm, la storia personale di Giovanni Forgione e di sua moglie Alba si intreccia con quella di una città in cui precisione e ordine si coniugano con cultura, storia e passione per il buon gusto, in linea con lo stile di vita che caratterizza da sempre la Baviera.
Questo mondo, con le sue diversità culturali, sarebbe stato difficile da affrontare se non ci fosse stata una esperienza intermedia che aveva portato Giovanni nel 1975 da Napoli a Como.
La storia di Giovanni sembrava una delle tante anonime storie, destinata a restare tale, confusa all’interno di una scìa di dolore che il canale dell’emigrazione selvaggia dal Mezzogiorno d’Italia aveva fatto scorrere verso il nord dell’Italia e verso i paesi europei ed extra-europei.
Invece la storia di questo giovane napoletano era destinata ad avere un epilogo diverso disegnato da un benevolo destino. A Como, tra “i rami del lago” e tra i gioghi delle montagne che vigilano i passi alpini che difendono e tutelano una città bellissima ed industriosa, si accende una storia di sentimenti che conduce Giovanni a sposare Alba, anche lei proveniente dal profondo sud, da Cassano All’Ionio.
Allontanarsi dalle difficoltà e dalle angustie quotidiane erano le bussole di orientamento di intere generazioni di emigranti. Ma Giovanni e Alba avevano dentro la storia, il sole, il sorriso e la cultura del Sud intelligente e laborioso.
A Como la prima svolta di vita. Non solo la famiglia, ma anche il lavoro.
Il DNA di persone provenienti dalla Magna Grecia prevale facendo emergere le capacità, le qualità e le doti per modellare, plasmare e miscelare prodotti di qualità per creare vere opere dell’ingegno dolciario. Le mani di Giovanni e le conoscenze profonde e radicate della straordinaria tradizione dolciaria di Napoli hanno contribuito a creare un autentico protagonista nel settore della pasticceria di alta qualità.
Nel 1996 la famiglia giunge alla seconda svolta di vita. Si va ad Ulm, nella Germania riunificata dopo la caduta del muro di Berlino, diventata nel frattempo locomotiva economica dell’intera Europa.
Sulle sponde del Danubio, Giovanni e Alba non ballano uno struggente valzer ma decidono di inaugurare la loro prima pasticceria fuori dai confini italiani.
Anche nella compassata Germania il made in Italy miete successi, così come lo fa il locale “Alba”. Pasticcini, torte, pane italiano,prodotti salati sono entrati prepotentemente nella dieta della gaudente Baviera anche grazie al lavoro e al sacrificio quotidiano di Giovanni ed Alba, al punto che nel 2014 la pasticceria viene riconosciuta, da riviste di settore, come capace di servire il migliore caffè in Germania.
Le storie delle famiglie e delle imprese si consolidano e si rafforzano soprattutto grazie a chi raccoglie la fiaccola della continuità.
Nel 2013 il figlio Massimo fonda “la Dolce” con lo scopo di continuare a coniugare la qualità e la tradizione con il mondo moderno del business. Solide radici partenopee, grande professionalità, sguardo al mercato ha portato l’azienda, che oggi conta quaranta dipendenti, ad espandersi non solo in Germania, ma anche in Austria, Olanda e Svizzera raggiungendo un fatturato, in crescita, di oltre tre milioni di euro.

L’azienda continua a crescere, ma Giovanni e Alba sono lì a ricordare da dove sono partiti, da quel Mezzogiorno d’Italia che negli anni ’60 e ’70 era stato svuotato delle intelligenze e dei giovani migliori.