Maxi concorso Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il bando di concorso pubblico per titoli ed esami per il reclutamento, a tempo indeterminato, di complessive 1.514 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato. 

I posti di lavoro sono così ripartiti: 

– 691 Ispettori del lavoro, di cui 64 riservati al personale interno di ruolo;

– 131 Funzionari area amministrativa giuridico contenzioso, da inquadrare nei ruoli dell’Ispettorato nazionale del lavoro, di cui 13 riservati al personale interno di ruolo;

– 635 Funzionari profilo professionale amministrativo, livello economico C1, da inquadrare nei ruoli dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), di cui 127 riservati al personale interno di ruolo;

– 57 Funzionari area amministrativa giuridico contenzioso, da inquadrare nei ruoli del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di cui 6 riservati al personale interno di ruolo. 

In definitiva, la situazione sembra essere più rivolta a “punire” (a fare cassa !) che quella di “educare” le aziende ed i lavoratori a fare “prevenzione” .

Meno male che forse “qualcuno” sta cominciando a capire che “così non va !”, Il tema sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro è stato al centro del dibattito fra governo e parti sociali il 24 Settembre .

La sicurezza sul lavoro è un tema decisivo”, ha affermato il Ministro del welfare Nunzia Catalfo, aggiungendo “siamo partiti con il tavolo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro perché questa è un’emergenza nazionale che necessita di un intervento immediato e strutturale da fare mediante la definizione di un percorso condiviso“.

Il Ministro ha poi precisato che questa discussione potrebbe non portare ad un decreto sulla sicurezza del lavoro, ma ad una serie di azioni ed interventi mirati a rafforzare i controlli.

“Se ci fossero ancora carenze di ispettori, che solo in qualche caso è stata evidenziata, verranno affrontate anche quelle”, ha detto annunciando che “tra dieci giorni ci sarà una sintesi delle proposte per affrontare e risolvere i temi uno ad uno”.

Interessante la proposta sindacale che chiede assunzioni nelle ASL, nonché “serve il coordinamento tra i diversi soggetti, Inps, Inail, Ispettorato, far dialogare le banche dati e quindi sapere su come agire”.

Altresì, si è proposto che sarebbe “utile introdurre una specie di patente a punti per le imprese” ed adottare una “logica di sanzioni e incentivi” (ma non era già prevista nel D. Lgs. 81/08 nel settore dell’edilizia ?).

Considerazioni finali dello scrivente : la sicurezza, in Italia, si vuole fare con le “sanzioni” verso le imprese (il 15 Maggio 2008 questo fù uno dei pilastri del D. Lgs. 81/2008 !), ancora oggi si perpetra il concetto di “colpirne 1 per educarne 100 !”, funzionerà ? No ! Perchè ? Ancora oggi la “sicurezza sul lavoro” è vista come un “costo per le imprese, sopratutto le PMI” ed ognuno “rischia sapendo di rischiare” … le PMI lo sanno e lo accettano (si chiama “rischio d’impresa !”) . Diminuiranno gli infortuni mortali e non nel nostro paese ? No ! Perché ? Fanno parte di quel rischio prima citato, se c’è lavoro aumentano gli infortuni !

Intanto “si prende il lavoro” e poi si spera che “non succeda niente !” o che “non ci sia un’ispezione !” (concetto fatalistico di fare impresa) .

È paradossale ma è così ! Il parere dello scrivente è che bisognerebbe fare più “cultura” della sicurezza ma non nelle grandi aziende (queste lo fanno già da anni !) ma nelle PMI, poco rappresentate e che sono il motore di questa nostra Italia !