L’Inps eroga la formazione per i lavoratori. Con il “Fondo nuove competenze” istituito presso l’Anpal il Ministero del Lavoro stanzia 730milioni di euro e offre a ogni lavoratore la possibilità di accedere fino a 250 ore di formazione destinate allo sviluppo delle competenze. Si tratta di una strategia voluta dalla Ministra per il Lavoro Nunzia Catalfo, che consente alle imprese di ogni settore e dimensione di “rimodulare (temporaneamente) l’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive, e decidere di utilizzare una parte di esso per far svolgere ai dipendenti attività di formazione e riqualificazione” così come cita espressamente la Legge n.77/2020.
I destinatati della manovra sono tutte le imprese e i datori di lavoro del settore privato in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali. Ma anche che possono certificare la stipula di accordi collettivi per la rimodulazione degli orari di lavoro, per mutate esigenze organizzative e produttive dell’azienda; tale da dimostrare che parte dell’orario di lavoro venga investito in percorsi di formazione e percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore. I datori di lavoro potranno beneficiare del contributo finanziario a totale copertura del costo orario dei dipendenti in formazione, comprensivo sia della quota di retribuzione che di contribuzione.

L’erogazione scatta a seguito della sottoscrizione di un accordo collettivo di secondo livello entro il 31 dicembre 2020 con associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale (in caso di accordo territoriale), ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda (in caso di accordo aziendale). In seguito la domanda sarà inoltrata all’Anpal. La stessa azienda aderente al programma nazionale potrà erogare la formazione, previo possesso dei titoli specifici, requisiti tecnici e professionali, oltre che fisici. L’Inps eroga il contributo con una anticipazione del 70 per cento della somma totale riconosciuta e, i il restante saldo nei 40 giorni successivi al termine del percorso di formazione.
L’apertura del “Fondo nuove competenze” rientra nelle misure varate dal Decreto Rilancio ed è stato rafforzato grazie al Decreto n.104 dello scorso agosto, che ha consentito l’appostamento delle risorse spendibili fino al 2021. Come ha sottolineato la stessa Ministra, il “Fondo Nuove Competenze” è uno strumento alternativo alla Cassa Integrazione, che consente di spalmare benefici per l’azienda e per il lavoratore.
L’investimento di una quota del monte ore di lavoro aziendale in formazione avverrà interamente a carico dello Stato. In questo modo le imprese beneficiano di una riduzione del costo del lavoro, e i lavoratori possono incrementare le loro competenze e know how senza variazioni sulla retribuzione. A differenza della cassa integrazione, questa forma di ammortizzatori sociali arricchisce il valore del capitale umano dell’azienda.
Fra i requisiti richiesti dal Ministero è previsto che le aziende che intendono aderire dovranno illustrare i progetti formativi, il numero dei lavoratori coinvolti e il monte ore da investire in percorsi per lo sviluppo delle competenze. Come già annunciato dalla Ministra inoltre, nell’ambito del contratto collettivo sarà possibile specificare che l’investimento in formazione è teso ad incrementare la capacità di mobilità e di ricollocazione nello stesso ambito regionale, coerente con il percorso lavorativo intrapreso. Un orientamento che in altre parole, consente di individuare, validare e certificare le competenze.
L’accesso alla procedura prevede dunque in prima istanza la stipula dell’accordo collettivo, l’inoltro da parte delle componenti datoriali della domanda all’Anpal. L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive sul Lavoro valuterà le domande secondo l’ordine cronologico di invio. Possono fare formazione e aderire al “Fondo nuove competenze” tutti gli enti accreditati a livello nazionale e regionale, oppure tutti i soggetti -anche privati- che svolgono attività formativa. Fra questi si elencano università, scuole superiori e istituti tecnici.