“L’Europa è con voi” ha scritto Ursula von der Leyern su twitter per annunciare il trasferimento all’Italia di ulteriori 4,45 mld di euro in prestito nell’ambito del programma Sure, che protegge i lavoratori in cassa integrazione e le imprese durante la pandemia. “L’Italia riceverà un totale di € 27,4 mld da Sure” si legge nel tweet. Immediata la risposta del Ministro per gli Affari Europei Enzo Amendola, che scrive “Italia ed Europa la stessa comunità di destino. Insieme usciremo dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia. Insieme a difesa del lavoro e delle imprese”.
La notizia ha già avuto la sua eco a livello nazionale, dove parti sociali e associazioni datoriali fano i conti in queste ore con i dati licenziati dal rapporto Istat sull’occupazione del 2020. Un rapporto impietoso in cui emerge il crollo dell’economia e del mercato del lavoro dettato dall’emergenza sanitaria in corso.
La preoccupazione maggiore di queste ore infatti, è il termine del blocco dei licenziamenti previsto per la fine di marzo, e la previsione di scenari drammatici con la fine degli aiuti di Stato. Il Fondo Sure intanto, ha già appostato 100miliardi di euro in prestiti da erogare agli stati membri dell’Unione Europea per fronteggiare l’emergenza e tutelare l’occupazione. L’Italia è stato il primo Paese beneficiario dei Fondi Sure. La notizia è stata commentata anche via twitter anche dal Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, che accoglie il nuovo appostamento dell’Unione come una manovra utile a mitigare gli effetti della crisi pandemica.
L’iniezione di nuovi fondi sulla cassa integrazione e per le imprese avrà ripercussioni anche sulle misure di sostegno varate nelle scorse settimane, prima dell’apertura della crisi di Governo. Non si esclude, pertanto, l’annuncio di nuove strategie e interventi a favore delle categorie colpite, in attesa di una fuoriuscita dalla pandemia che consenta il recupero delle attività in totale sicurezza.