L’incentivo all’occupazione femminile con lo sgravio contributivo del 100 per cento previsto dalla legge di Bilancio per tutto il biennio 2021-2022 ci consente di celebrare l’8 marzo con lo spirito giusto: questa è l’occasione per ribaltare i dati appena licenziati dall’Istat e lavorare sulla parità”. Così la direttrice generale della Confederazione Nazionale Artigiani e Piccoli Imprenditori Italia Speranza, che in occasione della Giornata Internazionale della Donna sottolinea l’importante misura annunciata dall’Inps e che attende l’esito della interlocuzione avviata con la Commissione Europea.
La drammaticità dei dati riportati dal dossier compilato dall’istituto di Ricerca poche settimane fa rivela una condizione di grave disparità della condizione lavorativa delle donne, che hanno pagato il prezzo più alto per gli effetti dell’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia. La statistica rivela che su 100 donne, 99 hanno perso il lavoro perchè assunte con contratti precari oppure perchè lavoratrici autonome, che con il lockdown hanno dovuto scegliere fra la didattica a distanza dei figli e il lavoro, o che hanno congelato le attività per l’isolamento imposto.
“Per la prima volta il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza può intervenire per ridurre discriminazioni e disparità sul lavoro e quindi sul fronte dell’occupazione” continua la direttrice. “Il peso delle donne nel mondo del lavoro non è un fatto statistico ma trova concreto riscontro nella produzione dell’economia reale. Gli sgravi fiscali sulle assunzioni inoltre, consentiranno di intervenire nelle regioni del Mezzogiorno con una politica economica adeguata” continua.

Un obiettivo che mira a incidere sul paradigma proposto da Gianfranco Viesti, ordinario di Economia all’Università di Bari ha affermato che “essere giovane, donna e meridionale fosse un moltiplicatore al cubo delle difficoltà”; e che guarda con fiducia anche alle opportunità messe in campo sulla formazione dal Fondo Nuove Competenze. Simbolo dell’avanguardia del lavoro in declinazione femminile, Italia Speranza conferma il timore dell’organizzazione datoriale sulle reazioni dei prossimi mesi. “Temiamo che una volta tolti gli argini del divieto di licenziamento si possano verificare vere e proprie esplosioni di crisi aziendali, e per questo siamo pronti a sopportare le aziende e a mettere in campo tutte le misure utili a mitigare questi rischi” argomenta.
“Ad oggi con gli interventi messi in campo dal Governo centrale e dall’Europa possiamo trasformare la crisi in opportunità”. Speranza fa riferimento alla nuova boccata d’ossigeno offerta dall’ulteriore stanziamento del Fondo Sure contro la disoccupazione, al credito d’imposta attivabile per tutte le categorie produttive e le previsioni annunciate dal Decreto Sostegno. “Crediamo molto nel Fondo Nuove Competenze e Co.N.A.P.I. è impegnata in prima linea per sollecitare l’adesione delle aziende, che hanno la possibilità di qualificare i propri dipendenti, produrre know how e promuovere competitività a livello internazionale. Non è un caso che la nostra Confederazione ha investito in prima persona sulla formazione, con l’allestimento di una piattaforma informatica all’avanguardia, pronta ad accompagnare l’evoluzione delle aziende nel protocollo Industria 4.0 e a dialogare con partner internazionali” conclude.