L’approvazione del Decreto Sostegni è all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di venerdì. Gli aiuti saranno parametrati sulla perdita mensile media del 2020 parametrata sul 2019 moltiplicata per due. Si guarda alle perdite subite dalle Partite Iva che vede coinvolti circa 800 mila professionisti. La copertura degli aiuti statali resta però garantita per due mesi. Si parla di bonifici o crediti d’imposta scelti dall’interessato, disposti in un sistema a quattro fasce: 30% per chi ha fatturato fino a 100mila euro nel 2019; 25% per chi si è attestato fra 100mila e 400mila euro; 20% fino a 1milione e 15% fino a 5milioni. Si supera dunque la logica dei Codici Ateco, per ampliare la platea dei destinatari e includere tutte le professionalità che sono state esclude dai precedenti ristori.
Per questa manovra è previsto un appostamento di 10 miliardi di euro, che potrebbero non bastare a causa della nuova ondata di contagi, quindi di chiusure. Nel caso in cui gli aventi diritto scegliessero di utilizzare il bonus sotto forma di credito d’imposta, potrebbe essere utilizzato in compensazione negli F24, immediatamente spendibile, senza dover attendere la prossima dichiarazione dei redditi.
Il decreto Sostegni intanto si preannuncia una misura in sei punti. La prima è dedicata alle Partite Iva: sostegni calcolati sulla media mensile. Il secondo punto è la riscossione, con lo stralcio delle cartelle inviate ai contribuenti fra il 2000 e il 2015, sotto la soglia di 5mila euro. Altro tema è la nuova sanatoria con definizione agevolata per gli avvisi bonari; ovvero: le partite Iva che hanno registrato una perdita del 33% nel 2020, possono accedere alla definizione agevolata -con pagamento di imposta e interessi senza sanzioni e somme aggiuntive- di quanto dovuto a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, per i periodi di imposta 2017 e 2018 comunicato con avvisi bonari.
Altro punto all’ordine del Dl Sostegno è la salute, con gli incentivi per creare il polo dei vaccini con uno stanziamento di circa 300milioni. Invece 2,1 miliardi sono previsti per l’acquisto di vaccini e farmaci, 388 milioni per il piano vaccini, 51,6 milioni per i Covid Hospital e 345 milioni per il coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna.
Sul lavoro lo stop ai licenziamenti sarà prorogato fino al 30 giugno. Sarà discussa anche una estensione della Cassa Integrazione Covid fino a dicembre 2021. E’ previsto il rifinanziamento del reddito di Cittadinanza con 1 milioni di euro, e sarà prorogato il reddito di emergenza.
Al sesto punto c’è l’innovazione, con la revisione degli incentivi 4.0. Al vaglio del Dicastero per lo Sviluppo Economico ci sono le misure sulla transizione 4.0, contenute nella Legge di Bilancio. Si tratta di un intervento da 6,7 miliardi per ridurre gli oneri sugli incentivi per i macchinari tradizionali, e innalzare le aliquote per gli investimenti in beni funzionali alla digitalizzazione.
