Blocco dei licenziamenti prorogato fino alla fine di ottobre per piccole e piccolissime imprese per chi ha diritto alla Cassa Integrazione in Deroga. Proroga fino a fine giugno, rispetto alla scadenza del 31 marzo, per le imprese più grandi che hanno attivato la cassa integrazione ordinaria. E’ quanto è stato annunciato nella giornata di ieri dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, che ha preannunciato una riforma degli ammortizzatori sociali in sette mesi.
Alla luce della grave emergenza sanitaria che blocca nei fatti la ripartenza economica del Paese, legata alla campagna di immunizzazione da Coronavirus, il Dicastero guidato da Orlando decreta lo slittamento del blocco dei licenziamenti fino a fine ottobre. Non solo per la Cig ma anche per coloro che hanno diritto al Fondo di Integrazione Salariale, ovvero artigiani e agricoli. Beneficeranno della misura i lavoratori delle piccole e piccolissime aziende, anche con un solo dipendente. La diversa durata del provvedimento risiede nelle pieghe delle tutele garantite ai lavoratori. Nel caso delle piccole imprese, i lavoratori non godono del sistema ordinario degli ammortizzatori, quindi in caso di licenziamento, avrebbero soltanto diritto alla Naspi.
Al contrario i lavoratori delle grandi aziende che fanno riferimento alla Cassa Ordinaria o Straordinaria godono di maggiori tutele e i processi di ristrutturazione aziendale consentono di allontanare il rischio di licenziamento. Come riportato dal Corsera, la proroga della Cassa Integrazione causale Covid-19, percorrerà un doppio binario: per i lavoratori con la cassa ordinaria verrà concesso un massimo di altre 13 settimane utilizzabili entro il 30 giugno. Per i lavoratori coperti dalla Cig o dal Fondo di Integrazione Salariale sono previste 28 settimane da utilizzare entro il 31 dicembre. La Cassa Integrazione in deroga impegnerà circa 10miliardi del plafond di spesa annunciato dal Decreto Sostegni.
