Dal Governo 40miliardi alle imprese e riaperture in 15 giorni

IL SOSTEGNI BIS ENTRO IL 26 APRILE CON GLI AIUTI ALLE ATTIVITA' COMMERCIALI. Cambia la formula del secondo decreto che mira ad azzerare i costi fissi: abolire l'Imu per gli immobili commerciali, tassa di occupazione del suolo pubblico, credito dio imposta per i fitti e moratoria sui mutui

Le proteste e gli scontri di piazza delle ultime ore hanno ben espresso il grave disagio di ristoratori, baristi, albergatori e altri operatori economici che chiedono la riapertura delle attività. Le prolungate chiusure a cui sono stati costretti ha causato in molti casi chiusure definitive. I ristori programmati dal Governo Draghi non stati sufficienti a coprire il fabbisogno reale e gli operatori chiedono l’azzeramento delle tasse per il 2020.

Il vertice di ieri fra il Premier Draghi e il Ministro per l’Economia Daniele Franco Dunque ha prodotto un cambio di passo. Intanto cambiano gli aiuti alle aziende: il decreto Sostegni bis annunciato dal Premier prevede lo stop all’Imu di giugno e un fondo da 40milioni per finanziare un piano di aiuti destinato alle attività penalizzate dalle restrizioni. Fra queste anche la tassa di occupazione del suolo pubblico, e un credito di imposta per gli affitti commerciali.

La pressione per le riaperture in due settimane intanto è fortemente condizionata dagli andamenti della curva epidemiologica. Sarà infatti il Comitato tecnico scientifico a pronunciarsi, anche alla luce del rientro in classe degli studenti. Il Consiglio dei Ministri intanto dovrà approvare il documento di economia e finanza. Il Sostegni bis dovrebbe essere approvato entro il 26 aprile con gli aiuti in gran parte dedicati alle attività commerciali. A differenza del primo Sostegni però, questa volta gli aiuti non saranno concessi agli autonomi e e ai commercianti che riusciranno a dimostrare cali di fatturato, ma per affrontare i costi fissi. Inoltre è prevista una nuova moratoria sui mutui.

La richiesta di intervenire sui costi fissi degli operatori economici si rivela la strada indicata da più parti politiche. Le manifestazioni che si susseguono davanti a Palazzo Chigi testimoniano la grave tensione a cui è sottoposto il tessuto sociale e produttivo. Turismo e ristorazione in testa.