La svolta sulle riaperture arriverà il 3 maggio. Le scuole torneranno in presenza anche in zona rossa e bar e ristoranti potranno riaprire in zona gialla. Dopo un mese, entro giugno, la riapertura graduale di tutte le altre attività. L’obiettivo annunciato dal premier è quello di riaprire definitivamente, senza rischi di dover tornare indietro. La ripartenza dei settori deve considerarsi definitiva, per questo è stata scelta la strada della gradualità. Decisiva sarà la curva dei contagi e l’indice di positività registrato dal Comitato Tecnico Scientifico, da cui dipenderanno le decisioni finali. In linea di massima le riaperture avverranno in 45 giorni, per consentire la ripartenza per settori.
La questione sarà affrontata con le regioni, che in queste ore premono per ottenere una maggiore flessibilità negli spostamenti consentiti e per dare risposte a cittadini e operatori economici. Le nuove misure saranno contenuto nel nuovo decreto atteso per giovedì prossimo in Consiglio dei Ministri. E dovranno camminare di pari passo con la campagna di vaccinazione, che secondo gli annunci del Ministro Speranza dovrebbe rispettare un cronoprogramma di 1 milione ogni tre giorni. Il 26 aprile è atteso infatti un primo cauto allentamento delle restrizioni, ma si parla già di riapertura delle scuola di ogni ordine e grado anche nelle zone rosse.
In zona rossa si potranno riaprire anche altre attività commerciali (resta da definire quali) e si prepara la riapertura di cinema e teatri nelle zone gialle. I protocolli di sicurezza dei luoghi aperti al pubblico sono altra materia di approfondimento della rosa dei ministri. In zona gialla i bar riaprono ma si anticipa l’orario di chiusura alle 16.00. Riaprono anche i ristoranti a pranzo. Il 17 maggio ci sarà un nuovo step di confronto per valutare ulteriori passi per le riaperture. Per quella data è prevista la mobilità fra Regioni, la riapertura di bar, pub e ristoranti anche la sera a patto che sia possibile servire all’aperto. Il divieto di circolazione quindi dovrebbe essere spostato alle 24.00.
Aprire i ristoranti a pranzo e solo all’aperto entro la metà di maggio in zona arancione è un’altra ipotesi al vaglio. La ripresa definitiva di tutte le attività sarà completa soltanto a giugno. Palestre e piscine potrebbero riaprire a maggio, ma solo per corsi individuali e all’aperto. Restano chiusi locali notturni e discoteche.
Mentre seguita il braccio di ferro fra le forze politiche sulle date delle riaperture, gli scienziati frenano gli entusiasmi e raccomandano cautela, evitando riaperture facili. Il Premier intanto oltre a mediare il dibattito politico e a garantire la linea della gradualità e irreversibilità, dovrà tenere conto degli epidemiologi e degli andamenti dell’epidemia globale, soprattutto delle varianti che potrebbero minare le certezze conquistate con le formule farmaceutiche messe in campo.
