Assegno per i figli, portale Inps pronto dal 1° luglio per presentare le domande online. L’istituto si prepara a fronteggiare oltre 1 milione e mezzo di registrazioni. Tante sono le famiglie di disoccupati e autonomi che rientrano fra gli ipotetici beneficiari dell’assegno unico per i figli. Il cosiddetto “assegno ponte” dovrà accompagnare per i prossimi sei mesi quella che sarà invece la riforma prevista per il 2022 dell’assegno unico universale.
L’apertura del portale Inps è stata annunciata dal presidente Pasquale Tridico nel corso dell’audizione in commissione Lavoro del Senato sul Dl che istituisce l’assegno temporaneo dal 1° luglio al 31 dicembre 2021. Ad affiancare Tridico, la relazione illustrata da Gian Carlo Bangiardo, presidente dell’Istituto di Statistica, che attraverso una simulazione dell’Istat ha mostrato che la misura dovrebbe garantire un aiuto al 5,5% delle famiglie italiane, pari a circa 1,5 milioni di nuclei che fino ad oggi non hanno mai ricevuto l’assegno per i figli. Mentre il 15,8% delle famiglie italiane si vedrà aumentare l’assegno al nucleo familiare che già percepiscono dall’Inps, con aumenti che vanno da 37,5 euro mensili per ciascun figlio per le famiglie che hanno fino a due figli e di 55 euro per quelle con tre o più figli.
Il presidente Tridico ha ricordato che «l’obiettivo del nuovo assegno unico e universale è la graduale sostituzione o eliminazione di tutte le precedenti misure di sostegno alla genitorialità, alla natalità e ai carichi familiari detrazioni fiscali per figli a carico, assegni al nucleo familiare e ai nuclei con almeno tre figli minori riconosciuti dai Comuni, l’assegno di natalità o premio alla nascita». La misura ponte viene salutata come un incentivo alla natalità, tanto che il legislatore lo ha reso compatibile con il reddito di cittadinanza. La compilazione della domanda online si preannuncia “semplice”: le famiglie dovranno dichiarare di non essere titolari di reddito di Cittadinanza.
Assegno ponte per 1,4 milioni di famiglie, vale 962 euro in 6 mesi
L’Istat calcola che l’assegno “ponte” per i figli minorenni arriverà dal primo luglio al 31 dicembre, al 5,5% delle famiglie italiane con un Isee fino a 50 mila euro e sarà in media di 962 euro in sei mesi. Sono circa 1,4 milioni di nuclei familiari che beneficeranno della misura e che fino ad oggi erano esclusi dagli assegni familiari: autonomi, professionisti, incapienti. Il 15,8% delle famiglie oggi titolari di assegni familiari – 4 milioni di nuclei – riceveranno invece una maggiorazione in busta paga, in media 377 euro nei sei mesi. Si tratta di una soluzione temporanea: infatti non non scompaiono né le detrazioni per i figli né gli altri bonus in vista della piena attuazione del Family Act e della riforma fiscale, entrambi nel Recovery Plan, ma da realizzare con risorse nazionali.
La totale applicazione del family Act porterà infatti ad un riordino delle misure esistenti e all’erogazione dell’assegno unico dal 1° gennaio 2022 per ogni figlio fino ai 21 anni. Le misure prevedono una progressività rispetto al passato, e preannunciano un contrasto alla povertà oltre che un incentivo alla natalità. La recessione demografica e la povertà assoluta riguardano 1 milione e 337mila minori in Italia.
