Dalle fiere alle discoteche, 140Mln a fondo perduto dal Sostegni bis

IL DIRITTO DI BENEFICIO SCATTA PER LE ATTIVITA' NELL'ELENCO DEI CODICI ATECO E PER CHIUSURE DI ALMENO 100 GIORNI. Il Ministro Giorgetti ha firmato il decreto che stanzia un fondo per sostenere tutte le attività che sono state costrette a chiudere. Si attende l'ok del Ministro all'Economia Daniele Franco e la comunicazione di Agenzia delle Entrate per la presentazione delle domande online

Dalle fiere alle discoteche, 140Mln a fondo perduto dal Sostegni bis

E’ pronto il decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico che assegna un fono da 140 milioni di euro per le attività che sono state chiuse per legge. Sono state individuate tre fasce in base ai ricavi del 2019. Si presenta la domanda all’Agenzia delle Entrate. Sono stati stanziati contributi a fondo perduto per le discoteche che non hanno mai aperto fino a 25mila euro, aiuti economici per 3mila, 7.500 e 12mila alle altre attività come quelle di montagna chiuse nel 2021- a patto che le chiusure siano durate almeno 100 giorni. Il decreto del Sostegni bis che assegna le risorse aggiuntive alle attività che hanno sostenuto l’ultima ondata di chiusure sta per essere licenziato dal Mise.

Il Sostegni bis di fine maggio scorso stanzia risorse per attività come sale da ballo e palestre, piscine, fiere, congressi, impianti di risalita dei comprensori di montagna, cinema, teatri, catering, e alle aziende che organizzano cerimonie e feste.

Il decreto da 140milioni è già stato firmato dal Ministro Giorgetti e ora è al vaglio del Ministro dell’Economia Daniele Franco, prima della registrazione alla Corte dei Conti. Lo stesso Ministro Giorgetti i una intervista rilasciata a “Il Sole 24 ore” conferma l’attenzione nei confronti di quelle attività che sono state costrette per legge a mantenere la chiusura per rispettare le misure anti contagio imposte dalla pandemia.

Il Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse potrebbe anche essere rifinanziato. Dei 140 Milioni 20 saranno riservati in via prioritaria alle attività che alla data dell’entrata in vigore del decreto Legge 23 luglio 2021 risultano chiuse. Nel caso in cui i fondi stanziati non fossero sufficienti, il decreto prevede il contributo minimo di 3mila euro per tutte le istanze ammissibili e che l’Agenzia delle Entrate provvede a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse finanziarie disponibili, e del numero di istanze ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi e compensi. Sarà compito dell’Agenzia dell’Entrate divulgare i tempi e modi per presentare la domanda in via telematica.

Per poter beneficiare degli aiuti e presentare domanda all’Agenzia dell’Entrate i beneficiari devono essere in possesso di partita Iva, essere residenti o stabiliti in Italia, non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019. Per le discoteche, sale da ballo e simili il contributo a fondo perduto massimo può raggiungere i 25mila euro, mentre per tutte le altre attività, l’aiuto varia in base ai ricavi e ai compensi certificati nell’anno di imposta 2019.

Ovvero: 3mila euro per soggetti con ricavi e compensi fino a 400mila euro; 7.500euro per soggetti con ricavi e compensi superiori a 400mila euro e fino a 1milione di euro; 12mila euro per chi ha ricavi e compensi superiori a 1milione di euro. Per chi non aveva redditi nel 2019 sarà previsto il contributo minimo di 3mila euro. Il contributo economico sarà corrisposto dall’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente.