Entro un mese il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i dipendenti statali, e anche per chi lavora nei bar e nei ristoranti. La carta verde sarà necessaria per i lavoratori dei settori in cui viene richiesto ai clienti: entro questa settimana il Premier Draghi varerà il decreto che consentirà nei prossimi 15 giorni a quanti non hanno ancora aderito, di sottoporsi almeno alla prima dose di vaccino, per accedere alla certificazione verde. In particolar modo la misura attesa dal Governo riguarderà ristoratori, gestori di palestre e piscine, addetti ai trasporti a lunga percorrenza e i lavoratori della pubblica amministrazione.
In contemporanea sarà attivata la procedura per la somministrazione della terza dose, che riguarderà prioritariamente le categorie fragili, ovvero chi ha sviluppato una risposta immunitaria bassa e chi è affetto da patologie oncologiche. Poi si passerà alle Rsa, ultraottantenni e personale sanitario. Il Ministero della Salute ha già fatto presente la disponibilità delle dosi: ben 8milioni sono disponibili da agosto e altre 15milioni di dosi arriveranno entro settembre.
Il piano dovrà concludersi entro il 31 dicembre, ovvero entro la data prevista per la scadenza dello stato di emergenza. I decreti che saranno licenziati nelle prossime settimane sono tesi dunque a ripartire in sicurezza, a partire dalle lezioni in presenza nelle scuole e fino alle attività commerciali, per impedire nuovi lockdown e chiusure.
La cabina di regia guidata dal Premier Draghi incontrerà in settimana tutti i capi delegazioni, il Comitato Tecnico Scientifico, e le Regioni. Oggi intanto arriva alla Camera il primo decreto sulla certificazione verde per i locali pubblici al chiuso. Domani invece l’audizione del Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi per riferire sulle decisioni assunte in merito al ritorno in sicurezza tra i banchi. I Ministri della Salute e Pubblica Amministrazione lavorano per rendere obbligatorio il green pass negli uffici pubblici, in quanto il 10% del personale non risulta vaccinato.
E’ previsto per oggi l’incontro tra sindacati e imprese per trovare un’intesa sul certificato verde anche nel privato. Cgil, Cisl, Uil incontrano Confapi e Confindustria per estendere l’obbligo vaccinale e uniformarsi alle scadenze programmate per il pubblico. L’estensione del green pass al privato è ben vista anche dal Ministro Orlando, che la considera una strada per evitare nuovi lockdown e chiusure.
Per bar, ristoranti e treni il certificato verde è obbligatorio tanto per i clienti quanto per i lavoratori dei settori. Ovvero, bar, ristoranti al chiuso, piscine, palestre, treni, navi e aerei. Altra questione è il passaporto verde per il trasporto pubblico locale, ovvero bus e metropolitane. Qui il dibattito è aperto e la difficoltà sui controlli impedisce al momento di introdurre l’obbligatorietà.
Nelle scuole il green pass è obbligatorio per il personale scolastico (tutto) ma non per gli alunni. Al contrario delle università, dove invece è indispensabile per gli studenti che intendono frequentare i corsi. La possibilità di introdurre l’obbligatorietà del vaccino è caldeggiata dal premier Draghi quanto dal Ministro Speranza che cita l’articolo 32 della Costituzione. Tutto dipenderà dalle adesioni delle prossime settimane: se entro ottobre i numeri censiti sulle vaccinazioni, ma anche l’indice di Rt, ricoveri in terapia intensiva e decessi non saranno soddisfacenti, il Governo italiano potrebbe introdurre l’obbligo e fare da apripista in Europa. Tutto resta finalizzato a tutelare la salute pubblica e rispettare l’impegno a evitare nuove chiusure e lockdown.