Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, confronto Governo e sindacati

OGNI GIORNO 3 PERSONE PERDONO LA VITA SUI LUOGHI DI LAVORO. Il tavolo di confronto fra Governo e sindacati è finalizzato a indirizzare gli investimenti nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il rappresentante della Conferenza Stato- Regioni D'Amato si è pronunciato sulla possibilità di aggiornare la normativa prevista dal Decreto 81

Si apre il confronto tra sindacati e Governo sulle riforme per il lavoro, ma anche degli ammortizzatori sociali e politiche attive, fisco e pensioni. Nello specifico si affronterà anche il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto alla luce dei numeri registrati: ogni giorno tre persone perdono la vita sul posto di lavoro. Ma al tavolo il dibattito verterà anche sulle misure di sicurezza anti contagio in vista del reintegro dello smart working stabilito entro il 15 ottobre. Cgil, Cisl e Uil incontrano il Premier Draghi per discutere del Patto per il Lavoro e pianificare gli investimenti valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Già l’assemblea nazionale di Confindustria si è pronunciata su crescita e lavoro, definendo quest’ultimo una priorità inderogabile per i giovani. Le forze politiche che fiancheggiano il dibattito in questo momento, si pronunciano inoltre sul salario minimo garantito, per adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea e rispondere ad una domanda interna di mitigazione del precariato. Ma proprio in vista della definizione della riforma è necessario considerare i grandi nodi che insistono oggi sui luoghi di lavoro, e intervenire per introdurre una regolamentazione consona alle necessità.

Il Quotidiano della Sanità riporta quanto emerso dall’incontro della scorsa settimana con il Ministro della Salute Roberto Speranza, la Ministra del lavoro Nunzia Catalfo, Alessio D’Amato in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, e le parti sociali. In questa sede è emerso non solo che le regioni sono pronte a fare la loro parte, in un’otica di collaborazione istituzionale, ma ha anche sancito la disponibilità di tutti gli attori a lavorare insieme per costruire una proposta organica. L’obiettivo è quello di valorizzare ciò che è stato fatto negli anni precedenti anche dal punto di vista normativo, per integrarlo con le nuove esigenze e ridurre il numero degli infortuni.

D’Amato ha ricordato inoltre che le Regioni già lo scorso anno avevano proposto al precedente Governo “la sottoscrizione di un accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni finalizzato ad individuare gli obiettivi e gli strumenti da mettere in campo congiuntamente per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori e contrastare in modo sinergico e coordinato le risorse e le energie complessivamente disponibili sul territorio nazionale” ha dichiarato il rappresentante della Conferenza che si è pronunciato sulla possibilità di aggiornare la normativa prevista dal decreto 81.