Il primo confronto fra Governo e sindacati promosso per inaugurare la stagione di riforme attese dal Recovery Plan ha prodotto una sostanziale convergenza delle parti sull’adozione di misure concrete di prevenzione sui luoghi di lavoro e sulle sanzioni da applicare in merito alle violazioni. Prevenire gli incidenti significa potenziare il sistema di formazione di dipendenti e imprenditori, con l’aggiunta di una revisione e rafforzamento delle norme sanzionatorie per le violazioni. Su questi punti è stata gettata la base del dialogo che dovrà supportare la stesura di un protocollo per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e che dovrà tradurre con fatti concreti il patto tra le forze produttive annunciato dall’assemblea di Confindustria.
Al termine dell’incontro il premier Draghi ha parlato di definizione di un metodo di lavoro, che è stato condiviso tra gli altri con il Ministro del Lavoro, della Pubblica Amministrazione, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Infatti una delle prime operazioni consiste nel rendere interoperabili le banche dati di diverse amministrazioni per favorire il passaggio di diverse informazioni sulle sanzioni irrogate tra i soggetti che si occupano di sicurezza sui luoghi di lavoro, ovvero Ispettorato Nazionale del Lavoro, Inail, Inps, Regioni e Asl. la prospettiva di lungo termine è quella di creare una banca dati centralizzata.
I sindacati tornano a parlare della possibilità di introdurre una patente a punti per premiare le imprese virtuose nella partecipazione ai bandi. A questo bisogna aggiungere le assunzioni previste: 2.100 ispettori che andranno a rafforzare gli organici dell’Inl, oltre a circa 2300 tra tecnici e ingegneri. Ma tra i temi principali che sono stati affrontati, c’è l’impegno di potenziare il sistema di formazione e prevenzione. Di qui l’annuncio di un incontro con la Conferenza Stato-Regioni.
Lavorare per costruire una strategia nazionale di contrasto agli incidenti sui luoghi di lavoro, malattie professionali e infortuni è l’impalcatura costruita in occasione del primo incontro. Infatti i primi interventi che si metteranno in campo da subito riguardano le ispezioni, verifiche e i controlli. Infine il Governo si è impegnato- su richiesta del sindacato- a deliberare con decreto, la sospensione delle attività dove ci sono violazioni delle norme di sicurezza per dare la possibilità all’azienda di mettersi a norma.
I TEMI AFFRONTATI NEL CONFRONTO
Sicurezza sul lavoro, protocollo da aggiornare
Con l’obbligatorietà del green pass per accedere al luogo di lavoro- sia nel pubblico che ne privato- si apre il tema dell’aggiornamento dei protocolli con le misure anti contagio che sono stati già licenziati lo scorso anno per garantire la sicurezza nelle aziende.
Sicurezza sul lavoro, più controlli e prevenzione
I sindacati chiedono di rafforzare i controlli dell’Ispettorato del lavoro, introdurre la patente a punti per le imprese, e dare piena attuazione al Testo Unico sulla sicurezza. Confindustria punta sulle commissioni paritetiche in azienda per la prevenzione.
Politiche attive, subito nuove misure
Per i sindacati l’operatività delle nuove misure deve avvenire prima della scadenza del 31 ottobre del blocco dei licenziamenti. Per Confindustria serve un sistema pubblico-privato per la ricollocazione dei lavoratori con il coinvolgimento dei fondi interprofessionali.