Bonus casa: dai mutui under 36 ai bonus 110%. Ecco tutte le agevolazioni per il 2022

La manovra che approderà in Consiglio dei Ministri domani 26 ottobre, potrebbe confermare le agevolazioni già presentate, ovvero i bonus edilizi e quello per l’acquisto dei mobili, e il sostegno all'acquisto della prima casa per i giovani under 36. Le prime indicazioni sul Documento Programmatico di Bilancio dovranno passare all'esame di Camera e Senato per la conversione in legge, e non si escludono modifiche prima della conclusione dell'iter

La manovra che approderà in Consiglio dei Ministri domani 26 ottobre, potrebbe confermare le agevolazioni già presentate, ovvero i bonus edilizi e quello per l’acquisto dei mobili, e il sostegno all’acquisto della prima casa per i giovani under 36. Le prime indicazioni sul Documento Programmatico di Bilancio dovranno passare all’esame di Camera e Senato per la conversione in legge, e non si escludono modifiche prima della conclusione dell’iter.

Bonus casa under 36

Potrebbe valere per tutto il 2022 il bonus per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36 (con Isee fino a 40.000 euro). La misura viene citata nel Dpb sulle politiche della famiglia a cui sono destinati 400 milioni. Il budget è utile a coprire la scelta di rendere strutturale il congedo di paternità a 10 giorni, e quella di creare asili nido e scuole dell’infanzia. Oggi il bonus vale per gli acquisti fino a giugno 2022 e cancella imposta di registro, ipotecaria e catastale, concedendo un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate pubblicata di recente ha chiarito che il bonus, previsto dal Dl Sostegni bis (Dl 73/2021), si applica anche alle pertinenze dell’immobile agevolato, come il box ad esempio, non ai contratti preliminari di compravendita.

Bonus mobili

Con la manovra è attesa la proroga del bonus mobili. Ad oggi l’agevolazione consiste nella possibilità di usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Contrariamente a quanto preannunciato nel 2020, per gli acquisti che si effettuano nel 2021 può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro (per il 2021 il tetto di spesa è di 16mila euro). La nuova legge di Bilancio prorogherà la misura.

Bonus giardini

Il decreto Legge di Bilancio contiene anche il Bonus verde per i giardini. Si prevede dunque una detrazione Irpef del 36% per gli interventi sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Ad oggi la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Sismabonus

Il Sismabonus serve per gli interventi che migliorano gli immobili e cambia a seconda se si tratta di unità singole o condomini e a seconda di quanto viene migliorata di due gradini la classificazione sismica dell’immobile. Per le singole unità immobiliari lo sconto è del 50, 60 o 70%; per i condomini al 75 o all’85%, a seconda dei lavori. 

Superbonus 110% per efficientamento energetico

I bonus a disposizione per gli interventi di edilizia riguardano l’efficientamento energetico. Il Superbonus 110% sarà prorogato al 31 dicembre 2023. Non sarà, però, una proroga piena ma limitata ai condomini e agli Istituti autonomi case popolari (o equivalenti). Si potrebbe verificare che nel nuovo testo siano escluse le villette e le altre tipologie di immobili che potranno godere del beneficio soltanto fino al 2022: gli edifici unifamiliari e quelli composti da due a quattro unità immobiliari indipendenti e distintamente accatastate.

Non si esclude pertanto, che potrebbero essere introdotti meccanismi di modifica del Superbonus negli anni successivi al 2023. Ovvero si potrebbe confermare la percentuale del bonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie nel 2023, con una riduzione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Bonus ristrutturazioni ed ecobonus classico

I bonus ristrutturazioni ed ecobonus sono rifinanziati fino al 2021, e si attende l’ufficialità per il 2022. Sulle ristrutturazioni la detrazione è del 50% da spalmare in 10 anni nella dichiarazione dei redditi. Il tetto complessivo a 96mila euro per unità immobiliare. Per l’ecobonus classico lo sconto è invece del 65% e riguarda gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel superbonus (ad esempio le caldaie dei singoli appartamenti se non incluse in interventi previsti dall’attivazione del 110%.

Bonus facciate

Il bonus facciate non sarà rinnovato. La scadenza di fine ano non ha trovato riconferma per il 2022, nonostante il pressing delle categorie economiche. Ma chi avrà pagato il 10% dei lavori sfruttando lo sconto in fattura con un’impresa o la cessione del credito potrà usufruirne anche per i lavori del 2022. Su questo punto dovrà esprimersi il testo finale.