MONITORAGGIO INPS: STABILI I FLUSSI DI PENSIONAMENTO E GLI IMPORTI MEDI TRA 2024 E INIZIO 2025.


Il rapporto INPS del 23 aprile 2025 conferma la stabilità delle pensioni e degli importi medi tra il 2024 e l’inizio del 2025.

Il recente rapporto pubblicato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) in data 23 aprile 2025 getta una luce analitica e dettagliata sui flussi di pensionamento che hanno caratterizzato il 2024 e il primo scorcio del 2025. La meticolosa rilevazione, aggiornata al 2 aprile 2025, si configura come una bussola preziosa per comprendere le dinamiche intricate del sistema previdenziale del nostro Paese, offrendo un’istantanea chiara sul numero di prestazioni erogate e sui relativi importi medi.

Nel corso dell’intero anno 2024, l’INPS ha contabilizzato l’erogazione di ben 877.186 nuove pensioni, attestando un importo medio mensile di 1.229 euro. Spostando il focus sul primo trimestre del 2025, si osserva un fisiologico calo nel numero complessivo di pensioni liquidate, che si ferma a 194.582 unità. Tuttavia, l’importo medio mensile di queste nuove prestazioni evidenzia una lieve ma significativa crescita, raggiungendo i 1.237 euro. È importante sottolineare che questi dati aggregati abbracciano un ventaglio eterogeneo di prestazioni previdenziali, ciascuna con le proprie specificità e finalità, tra cui spiccano le pensioni di vecchiaia, gli assegni sociali destinati a coloro che versano in condizioni economiche disagiate, le formule di pensionamento anticipato, le pensioni liquidate a carico di fondi speciali dedicati a specifiche categorie professionali, le pensioni di invalidità a sostegno di chi ha subito una riduzione della capacità lavorativa e, infine, le pensioni ai superstiti, cruciale forma di tutela per i familiari dei lavoratori e dei pensionati defunti.

Un’analisi più approfondita delle singole tipologie di pensione rivela trend e consistenze differenti: Le pensioni di vecchiaia, pilastro fondamentale del sistema, si confermano come una delle vie principali di accesso al meritato riposo dopo anni di lavoro, con 266.620 erogazioni nel 2024 e 56.271 nel primo trimestre del 2025. Le pensioni anticipate, che consentono l’uscita dal mondo del lavoro al raggiungimento di specifici requisiti contributivi o anagrafici, rappresentano una scelta significativa per molti lavoratori, totalizzando 223.216 casi nel 2024 e 54.094 nei primi tre mesi del 2025. Le pensioni di invalidità, strumento essenziale di protezione sociale per chi si trova in condizioni di salute precarie, si attestano su volumi più contenuti, con 57.905 prestazioni nel 2024 e 9.444 nel primo trimestre del 2025. Le pensioni ai superstiti, cruciale forma di sostegno economico per i familiari che hanno perso un proprio caro, mostrano numeri rilevanti, con 232.669 erogazioni nel 2024 e 49.272 nel primo trimestre del 2025.
Il report INPS non si limita a fornire un quadro generale, ma scende nel dettaglio delle diverse gestioni previdenziali, evidenziando le specificità di ciascun comparto: Il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), che raccoglie la maggior parte dei lavoratori del settore privato, si conferma come la gestione con il flusso di pensionamento più consistente, con 349.554 nuove pensioni nel 2024 e 83.260 nel primo trimestre del 2025.

Il comparto dei dipendenti pubblici segue in termini di volumi, con 127.399 pensioni erogate nel 2024 e 16.791 nel primo trimestre del 2025, riflettendo la significativa forza lavoro impiegata nel settore statale. Le gestioni degli artigiani e dei commercianti mostrano una notevole consistenza, con rispettivamente 86.123 e 74.992 pensioni liquidate nel 2024, e 20.732 e 17.740 nel primo trimestre del 2025, testimoniando il peso di queste categorie nel tessuto economico italiano. Il settore dei parasubordinati registra numeri inferiori ma comunque significativi, con 47.912 nuove pensioni nel 2024 e 10.775 nel primo trimestre del 2025, riflettendo la dinamicità del mercato del lavoro e le diverse forme contrattuali. I coltivatori diretti, coloni e mezzadri, che rappresentano un settore storico dell’economia italiana, contano 33.103 pensioni erogate nel 2024 e 8.098 nel primo trimestre del 2025.

Infine, gli assegni sociali, pur non essendo tecnicamente pensioni contributive, rappresentano un importante strumento di inclusione sociale, con 96.776 prestazioni erogate nel 2024 e 25.501 nel primo trimestre del 2025, fornendo un sostegno economico essenziale a coloro che si trovano in condizioni di fragilità economica.In conclusione, il dettagliato monitoraggio dei flussi di pensionamento condotto dall’INPS offre una panoramica chiara e articolata sull’evoluzione del sistema previdenziale italiano. La sostanziale stabilità dell’importo medio delle nuove pensioni tra il 2024 e l’inizio del 2025, unitamente alla disamina delle diverse tipologie di prestazione e delle dinamiche specifiche delle singole gestioni, costituisce un patrimonio informativo prezioso per analisti, policymakers e per la cittadinanza tutta, desiderosa di comprendere le fondamenta e le trasformazioni del proprio sistema di welfare. Questo report si configura dunque come uno strumento indispensabile per orientare le future decisioni in materia previdenziale e per garantire la sostenibilità e l’equità del sistema a lungo termine.

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