Per la prima volta, un Papa americano, Leone XIV, guida la Chiesa, portando un messaggio di pace e speranza.
Roma, Città del Vaticano – È un giorno storico per la Chiesa Cattolica: per la prima volta, un Papa americano siede sul trono di Pietro. Il nuovo pontefice, che ha scelto il nome di Leone XIV, è Robert Francis, un cardinale statunitense dalla lunga carriera pastorale e accademica.
Davanti a una Piazza San Pietro gremita da oltre 150.000 fedeli, il nuovo Papa ha esordito con un saluto semplice e potente: “La pace sia con voi”. Parole che richiamano la tradizione evangelica, ma che portano con sé anche il peso di una promessa: quella di un pontificato in continuità con il cammino di Papa Francesco, e con un’attenzione profonda verso i più deboli, nel solco spirituale e sociale di Papa Bergoglio.

Il clima era di grande emozione. Molti i volti commossi, non solo per il significato dell’evento, ma anche per il tono umano e diretto con cui Leone XIV si è rivolto al suo popolo. “Portatore di solidarietà e sostegno agli ultimi”, ha detto, nel breve ma intenso discorso che ha accompagnato la preghiera di apertura.
A sorprendere, e forse a divertire, anche un commento proveniente dall’altra sponda dell’Atlantico: Il presidente Donald Trump, con il suo consueto stile teatrale, ha dichiarato che “il nuovo Papa è oro puro” e ha aggiunto di “non vedere l’ora di salutarlo”. Un’uscita che ha generato reazioni contrastanti, ma che testimonia quanto la nomina di un Papa americano sia destinata ad avere un impatto non solo religioso, ma anche politico e culturale su scala globale.

Il nome scelto, Leone XIV, non è casuale. Rimanda a una tradizione di papi forti e riformatori, come Leone XIII, protagonista del pensiero sociale della Chiesa, e Leone I, che affrontò le sfide del suo tempo con fermezza dottrinale. È un segnale di intenzioni chiare: rinnovare senza rompere, innovare senza dimenticare le radici.
Con questo primo passo, Leone XIV si presenta al mondo come una guida di equilibrio, spiritualità e vicinanza, con uno sguardo universale ma anche profondamente pastorale. Il suo pontificato si apre sotto i migliori auspici. Ora il mondo osserva, attento e speranzoso.