In merito al Questionario : “Inclusione lavorativa e responsabilità sociale: il ruolo delle imprese”, abbiamo intervistato al dottor Antonio Zizza responsabile del Centro Studi e Ricerche di Co.N.A.P.I.


Direttore, qual è il significato profondo dell’indagine che avete promosso?
Ogni impresa, per sua natura, possiede una vocazione sociale. Al di là dei vincoli previsti dalla legge – che restano fondamentali – è necessario promuovere una coscienza collettiva che sia in grado di riconoscere nella persona con disabilità non un limite, ma una risorsa. Una risorsa che, se valorizzata nel rispetto dei propri talenti e potenzialità, può offrire un contributo concreto alla vita produttiva e organizzativa dell’azienda.
Proprio per questo, l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità non può limitarsi all’adempimento normativo: richiede un cambiamento culturale, una visione imprenditoriale che sappia creare, anche attraverso l’utilizzo delle virtù, ambienti accessibili, accoglienti e capaci di integrare la diversità come valore aggiunto.

A cosa mira il questionario?
L’indagine ha lo scopo di raccogliere informazioni, esperienze e buone pratiche in materia di inserimento lavorativo delle persone con disabilità. I dati saranno fondamentali per costruire proposte operative e politiche aziendali più efficaci, attente all’accessibilità nei suoi diversi aspetti: organizzativi, strutturali, formativi e relazionali.

Come possono partecipare le imprese?
La partecipazione è semplice, gratuita e completamente anonima. Il questionario si rivolge a tutte le imprese – sia quelle che già occupano persone con disabilità, sia quelle che intendono farlo – e può essere compilato online in pochi minuti.
Basta cliccare il seguente link: https://forms.gle/xdXwqsKzK4Yp4ooN7
Ogni contributo è prezioso per costruire un’economia più giusta, inclusiva e orientata al valore della persona.

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