IL RITORNO DEL FUTURO: IL NUOVO CORAGGIO DELLA MODA MASCHILE


La moda uomo torna alle origini per ridefinire il futuro. Heritage e visione urbana si incontrano in un equilibrio sorprendente.

In un’epoca dominata dalla corsa al nuovo, la moda maschile compie un gesto audace: si volta indietro. Ma non per rimanere ancorata a ciò che è stato, bensì per rigenerarsi. L’uomo contemporaneo non ha più paura di vestire la memoria: la affronta, la rilegge e la trasforma in linguaggio moderno.
Stagione dopo stagione, stilisti e brand rileggono il passato attraverso lenti contemporanee, riscrivendo codici visivi che sembravano immutabili. Non è un ritorno nostalgico, ma una precisa operazione estetica e culturale: il menswear riparte dalle radici, soprattutto da quelle solide e codificate dell’heritage anglo-americano.
Blazer destrutturati, mocassini, pantaloni con pences, polo e trench tornano a imporsi. Ma con una nuova anima. Una che si mescola con elementi street, influenze urban e un gusto disinvolto che rompe il rigore senza tradirlo. Marco Tamponi, Global Brand Manager di Superga e Sebago, analizza il fenomeno con lucidità, sottolineando come nel menswear esistano codici ben definiti che non possono essere ignorati. Tuttavia, afferma che la vera forza dei marchi più consapevoli risiede nella capacità di reinterpretare quei canoni attraverso una prospettiva contemporanea. Secondo lui, i giovani tra i venti e i venticinque anni stanno riscoprendo capi di quarant’anni fa, ma li adottano con uno stile più urbano, personale e disinvolto.

Un approccio che ricorda quello degli studenti americani degli anni ’60 e ’70, quando nacque il preppy: un’estetica nuova ottenuta mescolando l’eleganza formale dei blazer paterni con bermuda e mocassini abbinati alle iconiche calze bianche. Una sovversione controllata, che oggi torna ad essere un motore stilistico potente. Il classico, pur rimanendo riconoscibile, diventa flessibile. Ed è in questa oscillazione tra rispetto delle forme e desiderio di attualizzazione che il menswear trova oggi la sua forza.A confermare la direzione, c’è anche la strategia di un grande nome della moda italiana: Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato di Tod’s, continua a investire sul valore della tradizione manifatturiera italiana, senza rinunciare a un’estetica pulita e modernissima. I suoi progetti parlano di artigianalità ma anche di visione, offrendo nuove opportunità lavorative e rilanciando il Made in Italy come presidio culturale oltre che industriale. L’impressione è chiara: la moda maschile non sta cercando di cambiare per stupire, ma per durare. Reinventarsi, in questo contesto, non significa abbandonare ciò che si è stati, ma elevarlo.
E forse è proprio questo il vero segreto del menswear di domani: evolversi senza mai dimenticare da dove si viene. Una tensione sottile, elegante, silenziosa. Ma dirompente.

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