Protocollo contro il caldo per proteggere i lavoratori. Meloni e Co.N.A.P.I chiedono sicurezza subito.
Con l’arrivo dell’ondata di calore che sta investendo il Nord Italia, il Ministero del Lavoro, le Regioni e le Parti Sociali hanno firmato un protocollo volto a tutelare i lavoratori esposti alle alte temperature, in particolare quelli impiegati nei cantieri edili e in altre attività all’aperto. Il documento prevede la rimodulazione degli orari e dei turni di lavoro per evitare le ore più calde, l’attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per sospensioni temporanee, l’obbligo di accesso ad acqua potabile, zone d’ombra e pause frequenti, nonché il monitoraggio costante delle condizioni meteo per adattare le attività giorno per giorno. In un cantiere milanese, fotografato durante una giornata di caldo estremo, si vedono operai equipaggiati con caschi e giubbotti di sicurezza mentre lavorano sotto il sole cocente, alle prese con strutture metalliche e materiali pesanti. Un’immagine che evidenzia l’urgenza di misure concrete per tutelare la salute di chi opera all’aperto. A rafforzare il messaggio, è intervenuta anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ribadito come la sicurezza sul lavoro sia una priorità assoluta per il Governo.

In un videomessaggio alla presentazione della Relazione annuale dell’Inail, Meloni ha chiesto che venga attuato pienamente il decreto sicurezza, sottolineando che “la sicurezza sul lavoro non è mai un costo superfluo, ma un diritto fondamentale di ogni lavoratore”. Ha inoltre annunciato un piano straordinario di interventi e lo stanziamento di oltre 1,2 miliardi di euro per rafforzare le misure di prevenzione e controllo.
A sostegno di questa linea, anche il Co.N.A.P.I. Nazionale (Confederazione Nazionale Artigiani e Piccoli Imprenditori) ha espresso con fermezza la necessità di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, chiedendo che la formazione obbligatoria sia immediata e non rinviabile. Il presidente Basilio Minichiello ha sottolineato come la tutela della vita e della salute dei lavoratori debba essere considerata un valore primario e condiviso, e ha rilanciato la proposta dei corsi di formazione per la sicurezza . “La sicurezza non può aspettare”, ha dichiarato, ribadendo che ogni lavoratore deve ricevere gli strumenti formativi adeguati fin dal primo giorno.
“La salute non è negoziabile”, ha dichiarato il Ministro del Lavoro, sottolineando come questo accordo rappresenti una risposta concreta agli effetti del cambiamento climatico e un gesto di responsabilità verso la forza lavoro.