CONTRIBUTI ALLE LAVORATRICI MADRI E MISURE PER IL BENESSERE DEI LAVORATORI TURISTICI: LE NOVITÀ DELLA LEGGE 118/2025


La Legge 118/2025 dà un bonus alle madri con due figli e aiuta i lavoratori del turismo.

Il Parlamento ha approvato la Legge 8 agosto 2025, n. 118, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 184 del 9 agosto 2025, che converte con modificazioni il decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95. Tra le disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, la legge introduce importanti misure in ambito sociale e lavorativo, con particolare attenzione alle lavoratrici madri e ai lavoratori del settore turistico.
L’articolo 6 della legge prevede un’integrazione al reddito per le lavoratrici madri con almeno due figli. Il contributo ammonta a 40 euro mensili, non imponibili ai fini fiscali e contributivi, ed è riconosciuto per le mensilità da gennaio a novembre 2025, con erogazione in un’unica soluzione nel mese di dicembre. Possono beneficiarne le lavoratrici dipendenti (escluso il lavoro domestico) e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, con un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui. Il beneficio è riconosciuto fino al compimento del decimo anno del secondo figlio per le madri con due figli, e fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo per le madri con più di due figli. Il contributo non è riconosciuto nei mesi in cui la lavoratrice è titolare di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
La legge introduce inoltre misure per il benessere dei lavoratori del settore turistico, con l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro stagionale, incentivare la stabilizzazione dei contratti e promuovere il welfare aziendale. Questi interventi mirano a rafforzare la tutela dei lavoratori in un comparto strategico per l’economia nazionale, spesso caratterizzato da precarietà e stagionalità.
Le nuove disposizioni rappresentano un passo significativo verso una maggiore equità sociale e una valorizzazione del lavoro, in particolare per le categorie più esposte alle difficoltà economiche e occupazionali.

CONTRIBUTO DI VIGILANZA PER LE COOPERATIVE NEL BIENNIO 2025/2026

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato i contributi di vigilanza per le cooperative nel biennio 2025/2026, da versare entro il 28 agosto 2025. Il decreto definisce importi e modalità di pagamento per cooperative, banche di credito cooperativo e società di mutuo soccorso. Il contributo varia in base alla tipologia e serve a finanziare le attività di controllo. L’obiettivo è garantire trasparenza, correttezza gestionale e tutela di soci e clienti.

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RIDUZIONE DEI CONTRIBUTI PER ARTIGIANI E COMMERCIANTI ISCRITTI NEL 2025

La circolare INPS n. 83/2025 prevede una riduzione del 50% dei contributi per artigiani e commercianti che si iscrivono per la prima volta nel 2025 alla gestione speciale. L’agevolazione dura 36 mesi e si applica solo sull’aliquota IVS, restando esclusi i contributi per maternità e indennizzo. La domanda va presentata tramite il Portale delle Agevolazioni, nei limiti del regolamento de minimis. Il beneficio non è cumulabile con altre agevolazioni contributive.

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LE IMPRESE CHE RINNOVANO IL PARCO DELLE MACCHINE AGRICOLE POSSONO OTTENERE UN BONUS FINO A 130.000 EURO PER L´ACQUISTO DI UN TRATTORE.


INNOVAZIONE E TECNOLOGIA CON I CONTRIBUTI DEL PIANO DI TRANSIZIONE.

Per chi ha un’azienda agricola sono disponibili aiuti per la meccanizzazione e innovazione tecnologica con bonus agricoltura fino a 130.000 euro per l’acquisto di trattori e macchine agricole. Oltre ai contributi previsti dalla PAC 2023-2027 per le varie coltivazioni, arrivano aiuti anche per l’innovazione tecnologica. Ci sono diverse tipologie di aiuti a cui accedere per comprare un trattore o altri strumenti per la meccanizzazione dell’agricoltura e risparmiare.La prima tipologia di aiuto a cui è possibile accedere per l’acquisto di un trattore è il Fondo per l’innovazione in agricoltura erogato dall´Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare che mette a disposizione 100 milioni di euro nel solo 2024 destinati all’acquisto di trattori. Si tratta di un contributo a fondo perduto compreso tra il 40% e l’80% per l’acquisto di macchinari ed attrezzature. L’incentivo è finalizzato all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Il contributo è rivolto alle PMI agricole che fanno innovazione, deve quindi trattarsi di macchinari e attrezzature di ultima generazione con soluzioni robotiche, sensoristiche in grado di migliorare la produttività, ad esempio con una corretta gestione dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche.

Per il 2024 sono ancora disponibili risorse del Piano di Transizione 4.0. A questo si affianca il nuovissimo Piano Transizione 5.0 che per il biennio 2024-2025 prevede un credito d’imposta fino al 45% per coloro che investono in macchine interconnesse e dall’impatto positivo sui consumi energetici aziendali. In questo caso si parla anche di bonus per l’efficientamento energetico. Importanti aiuti economici arrivano anche dal bando Isi Inail che mette a disposizione per il 2024 un fondo di 90 milioni di euro per l’acquisto di trattori e attrezzature. Le stesse devono però consentire maggiore sicurezza sul luogo di lavoro, tutela della salute e riduzione delle emissioni inquinanti. In questo caso per il singolo acquisto sono disponibili fino a 130.000 euro, su una spesa massima di 200.000 euro. Si tratta quindi di un aiuto notevole.Le somme riconosciute sono accreditate direttamente in conto corrente e non devono essere restituite. Le domande sono analizzate e i contributi concessi a esaurimento fondo in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda. Pertanto, i veicoli agricoli e forestali, rimangono ammissibili al credito d’imposta del piano Transizione 5.0. L’acquisto di tali beni è consentito, però, solo se è funzionale al passaggio da un veicolo con motore Stage I o precedente ad uno con motore Stage V secondo i parametri definiti dai rispettivi regolamenti che non sono altro che delle prove delle prestazioni dei macchinari.

A precisarlo è il ministero delle imprese e del made in Italy . La circolare del 16 agosto 2024, in base al decreto Mimit “Transizione 5.0” del 24/7/2024 ,ricorda che non sono ammissibili al beneficio i progetti di innovazione con investimenti destinati ad attività direttamente connesse all’uso dei combustibili fossili, con alcune eccezioni: ⁠la prima riguardante attività e attivi per i quali l’uso a valle di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile, per via della loro tempestiva transizione verso un funzionamento senza combustibili fossili , la seconda appunto riguarda i veicoli agricoli e forestali. In proposito, va ricordato che saranno agevolabili i progetti di innovazione avviati dal primo gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Essi dovranno avere ad oggetto i beni materiali e immateriali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa. I progetti di innovazione saranno ammissibili a condizione che dagli investimenti consegua complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale, ovvero una riduzione dei consumi energetici del processo interessato dall’investimento non inferiore al 5%. Nella lista dei beni materiali sono inclusi i beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti. Inoltre, sono inclusi i sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità ed anche i dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0».