Si è svolta oggi una riunione presso la Confederazione Nazionale Conapi per approfondire i programmi di sviluppo aziendale orientati alla legalità e all’eccellenza. Al centro del dibattito, i modelli organizzativi per la sicurezza e la responsabilità amministrativa secondo il D.Lgs. 231/2001. Si è discusso anche della creazione di un documento unico di certificazione in collaborazione con la Commissione per la Certificazione dei Contratti. L’obiettivo è promuovere un nuovo modello di virtuosismo aziendale come rivoluzione culturale e opportunità concreta per le imprese.
Continua a leggereL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME MOTORE DELLA TRASFORMAZIONE AZIENDALE
L’intelligenza artificiale sta trasformando le aziende, migliorando efficienza, riducendo costi e automatizzando processi ripetitivi. Consente analisi predittive, ottimizzazione della supply chain e personalizzazione dell’esperienza cliente. Supporta decisioni strategiche grazie alla gestione avanzata dei dati. L’AI è ormai un motore chiave per innovazione e competitività aziendale.
Continua a leggereGLI EFFETTI DELLA PASQUA SULL’ECONOMIA E LE AZIENDE NELLE POST FESTIVITÀ TRA SFIDE E OPPORTUNITÀ
La Pasqua genera un forte impulso economico, stimolando consumi, turismo e vendite, soprattutto nei settori alimentare e ristorazione. Tuttavia, nel periodo post-festivo, le aziende affrontano il calo della domanda e la gestione degli invenduti. Per reagire, adottano strategie come sconti, nuovi lanci stagionali e offerte promozionali. Chi sa adattarsi trasforma le sfide in opportunità di crescita e innovazione.
Continua a leggereCo.N.A.P.I. NAZIONALE ACCOGLIE CON INTERESSE LA ROTTAMAZIONE: UN’OPPORTUNITÀ DI REGOLARIZZAZIONE PER LE AZIENDE ITALIANE
Co.N.A.P.I. Nazionale accoglie positivamente la rottamazione dei debiti fiscali proposta dal Governo, vedendola come un’opportunità di regolarizzazione per le imprese italiane in difficoltà. Questo provvedimento consente alle aziende di rimettersi in regola senza subire gravi difficoltà economiche. La Confederazione sottolinea che la rottamazione non è un condono, ma un’opportunità di riscatto per le imprese, con benefici per l’economia e la società. CONAPI auspica soluzioni fiscali che supportino le aziende senza penalizzarle.
Continua a leggereINVESTIRE NEI GIOVANI: LA CHIAVE DEL SUCCESSO AZIENDALE PER IL FUTURO.
Investire nei giovani è fondamentale per il successo aziendale, poiché portano innovazione, creatività e competenze digitali. Le aziende devono creare ambienti stimolanti e inclusivi, offrendo opportunità di crescita e formazione continua. Questo investimento, che include stage e tirocini, favorisce la crescita sia dell’azienda che dei giovani. Trasformare il potenziale in traguardi concreti richiede impegno, ma è essenziale per un futuro prospero.
Continua a leggereCo.N.A.P.I. NAZIONALE: CONVENZIONE ESCLUSIVA PER NOLEGGIO AUTO A TARIFFE AGEVOLATE.
Co.N.A.P.I. Nazionale ha lanciato una convenzione esclusiva per il noleggio auto a tariffe agevolate, riservata a imprese associate, professionisti e collaboratori. L’iniziativa offre vantaggi come sconti, zero anticipo, assistenza e assicurazione inclusa, con flessibilità nelle condizioni. Questa convenzione supporta le aziende nel migliorare competitività e ridurre i costi operativi. Co.N.A.P.I. promuove anche formazione, consulenza per finanziamenti e supporto all’internazionalizzazione.
Continua a leggereISTRUZIONE E RICERCA: MOTORI DI CRESCITA E INNOVAZIONE PER LE AZIENDE.
ISTRUZIONE E RICERCA: MOTORI DI CRESCITA E INNOVAZIONE PER LE AZIENDE. PER CO.N.A.P.I. NAZIONALE LA RICERCA CON IL CENTRO STUDI È AL SERVIZIO DELLE IMPRESE.
Continua a leggereIN VIGORE DAL PRIMO GENNAIO NORMATIVE INERENTI AL RIMBORSO DI ALCUNE SPESE
LA NORMATIVA IMPIONE L’OBBLIGO DI UTILIZZARE STRUMENTI DI PAGAMENTO TRACCIABILI PER LA DEDUCIBILITÀ FISCALE. LE AZIENDE E I DIPENDENTI DOVRANNO ADEGUARSI A NUOVE PROCEDURE E DOCUMENTAZIONI PER EVITARE SANZIONI.
A partire dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore importanti modifiche normative riguardanti le modalità di rimborso spese e la relativa documentazione, introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207). Queste novità mirano a garantire una maggiore trasparenza fiscale e a contrastare l’evasione, imponendo l’uso di strumenti di pagamento tracciabili per la deducibilità delle spese e l’esenzione fiscale dei rimborsi.
Obbligo di Tracciabilità dei Pagamenti
La nuova normativa stabilisce che, per poter beneficiare della deducibilità fiscale e dell’esenzione dai contributi previdenziali, le spese sostenute dai dipendenti in trasferta devono essere pagate tramite strumenti tracciabili. Questo include l’uso di carte di credito, debito, bonifici bancari o altri metodi elettronici. L’obbligo di tracciabilità si applica a diverse tipologie di spese, tra cui:
• Vitto e alloggio: spese per pasti e pernottamenti durante la trasferta.
• Viaggi e trasporti: biglietti aerei, ferroviari, noleggio auto e servizi di taxi o NCC.
È importante notare che le spese per trasporti pubblici di linea, come autobus o metropolitane, sono esentate da questo obbligo e possono essere dedotte anche se pagate in contanti.

Modalità di Rimborso e Documentazione Richiesta
Le aziende dovranno adeguare le proprie procedure interne per garantire che tutte le spese rimborsate siano supportate da documentazione adeguata e che i pagamenti siano effettuati con metodi tracciabili. La documentazione accettata include:
• Fatture: documenti fiscali emessi dal fornitore del servizio.
• Ricevute fiscali: prove di pagamento per servizi o beni acquistati.
• Bollettini postali e MAV: per spese pagate tramite questi canali.
• Ricevute di bonifici: attestazioni di pagamenti effettuati tramite bonifico bancario.
• Scontrini parlanti: scontrini che riportano dettagli specifici sul bene o servizio acquistato e l’identità del fornitore.
Per le spese sostenute a favore di familiari, la documentazione dovrà essere intestata al familiare, e il dipendente dovrà attestare di aver sostenuto personalmente la spesa.
Implicazioni per Aziende e Dipendenti
L’introduzione dell’obbligo di tracciabilità comporta diverse implicazioni pratiche:
• Per le aziende: Sarà necessario implementare sistemi di controllo più rigorosi per verificare la conformità delle spese rimborsate, assicurandosi che siano state effettuate con metodi di pagamento tracciabili. Questo potrebbe richiedere l’aggiornamento delle politiche interne e la formazione del personale amministrativo.
• Per i dipendenti: Le spese sostenute in contanti non saranno più esenti da tassazione e contributi previdenziali. Pertanto, i dipendenti dovranno prestare attenzione a utilizzare strumenti di pagamento tracciabili per le spese di trasferta, conservando tutta la documentazione necessaria per il rimborso.
In caso di mancato rispetto delle nuove disposizioni, le spese rimborsate potrebbero essere considerate imponibili, aumentando così il carico fiscale sia per il dipendente che per l’azienda.

Riferimenti Normativi
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 riguardano principalmente i seguenti articoli del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR):
• Art. 51, comma 5: Disciplina le indennità e i rimborsi per le trasferte dei dipendenti, specificando le condizioni per l’esenzione fiscale.
• Art. 54: Riguarda la determinazione del reddito di lavoro autonomo, includendo disposizioni sulle spese deducibili.
• Art. 95: Tratta delle spese per prestazioni di lavoro nell’ambito del reddito d’impresa, con particolare attenzione alle condizioni di deducibilità.
• Art. 108, comma 2: Si riferisce alle spese di rappresentanza, ora deducibili solo se effettuate con pagamenti tracciabili.
Queste modifiche normative sono state introdotte con l’obiettivo di aumentare la trasparenza nelle transazioni finanziarie e di facilitare i controlli fiscali, promuovendo l’uso di strumenti di pagamento elettronici e riducendo l’uso del contante nelle operazioni aziendali.
Le nuove disposizioni in materia di rimborsi spese e documentazione, operative dal 2025, rappresentano un cambiamento significativo per aziende e dipendenti. È fondamentale che entrambe le parti si adeguino prontamente alle nuove regole, adottando strumenti di pagamento tracciabili e assicurando una corretta gestione della documentazione, al fine di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste e di evitare sanzioni.
L’AGENZIA DELLE ENTRATE COMUNICA CHE LA REGISTRAZIONE DELLE FATTURE PUÒ AVERE UN APPROCCIO PIÙ FLESSIBILE PER LE AZIENDE
GRAZIE AI NUOVI CHIARIMENTI, LE AZIENDE POTRANNO GESTIRE IN MODO PIÙ FLESSIBILE LA REGISTRAZIONE DELLE FATTURE, SOPRATTUTTO QUELLE EMESSE A CAVALLO D’ANNO, ALLINEANDO MEGLIO LA CONTABILITÀ ALLE ESIGENZE OPERATIVE E FISCALI.
La gestione della registrazione delle fatture emesse è un aspetto centrale nella contabilità aziendale, con impatti diretti sulla determinazione del reddito e sulla liquidazione dell’IVA. Recenti chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate hanno confermato la possibilità di adottare un approccio flessibile nella registrazione delle fatture, in particolare per quelle emesse a cavallo d’anno. Questi aggiornamenti mirano a garantire una maggiore coerenza tra la fatturazione elettronica e il principio di competenza economica, evitando rigidità che potrebbero complicare la gestione fiscale delle imprese.
Registrazione delle Fatture Emesse: Principi Generali
Le fatture devono essere registrate in base alla data di effettuazione dell’operazione. Tuttavia, la normativa riconosce che:
• Per le fatture elettroniche, la data di emissione coincide con la data di trasmissione al Sistema di Interscambio (SdI).
• Il termine di registrazione è generalmente fissato entro il mese successivo alla data di emissione, consentendo ai contribuenti di organizzare le proprie scritture contabili con una certa flessibilità.

Questi principi evitano discrepanze tra la gestione contabile e le tempistiche amministrative, facilitando l’adempimento degli obblighi fiscali.
Fatture a Cavallo d’Anno: Quando e Come Registrarle?
Una delle questioni più rilevanti riguarda la gestione delle fatture emesse tra la fine di un anno e l’inizio del successivo. Se un’operazione è stata effettuata a dicembre, ma la relativa fattura è stata trasmessa a gennaio dell’anno successivo, il contribuente può scegliere l’anno in cui registrarla.
Possibili opzioni per la registrazione:
1. Registrazione nell’anno di competenza (2023): Se la fattura si riferisce a un’operazione effettuata a dicembre 2023, l’impresa può registrarla nell’anno fiscale 2023, garantendo l’allineamento con il principio di competenza economica.
2. Registrazione nell’anno di emissione (2024): Se la fattura viene trasmessa il 2 gennaio 2024, il contribuente può scegliere di registrarla nel 2024, evitando correzioni contabili a posteriori.
Questa possibilità è particolarmente utile per i soggetti in contabilità semplificata, per i quali la gestione fiscale è spesso basata sulla registrazione effettiva degli incassi e dei pagamenti.
Impatto sulla Detrazione IVA e sulla Liquidazione Periodica

Un altro punto cruciale riguarda il momento in cui la detrazione IVA può essere esercitata per le fatture ricevute a inizio anno. Le regole generali prevedono che:
• La detrazione IVA può essere esercitata nel mese di ricezione, se la fattura è trasmessa entro il 15 del mese successivo.
• Se una fattura ricevuta a gennaio si riferisce a un’operazione dell’anno precedente, il destinatario può esercitare la detrazione nell’anno di riferimento dell’operazione o nell’anno di ricezione, a seconda delle esigenze contabili.
Queste disposizioni permettono di evitare disallineamenti tra la registrazione delle fatture e la liquidazione IVA, garantendo coerenza nei flussi finanziari aziendali.
Tabella Riepilogativa delle Novità e Chiarimenti
Aspetto Normativa di riferimento Chiarimenti FAQ del 13 febbraio 2025
Imputazione dei ricavi Art. 18, comma 5, D.P.R. n. 600/1973 Possibilità di registrare la fattura nell’anno dell’operazione o dell’emissione.
Fattura elettronica e SdI Art. 1, comma 3, D.Lgs. n. 127/2015 La fattura si considera emessa alla data di trasmissione al SdI.
Operazioni con soggetti non residenti Art. 1, comma 3-bis, D.Lgs. n. 127/2015 Obbligo di fattura elettronica o comunicazione dati per operatori identificati in Italia.
Detrazione IVA su fatture ricevute a inizio mese Art. 14, D.L. n. 119/2018 Detrazione ammessa entro il 15 del mese successivo.
Registri sezionali Art. 39, D.P.R. n. 633/1972 Non obbligatori per fatture elettroniche e analogiche.

L’attuale normativa offre maggiore flessibilità nella registrazione delle fatture emesse, permettendo ai contribuenti di gestire le proprie scritture contabili in base alle necessità operative. La possibilità di scegliere l’anno fiscale in cui registrare una fattura trasmessa nei primi giorni dell’anno successivo è un aspetto importante per garantire l’allineamento tra la gestione amministrativa e gli obblighi IVA.
Le interpretazioni errate che hanno generato confusione tra i professionisti dimostrano l’importanza di fare sempre riferimento ai testi normativi ufficiali e ai chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate. Una corretta gestione della fatturazione consente di rispettare le scadenze senza inutili complicazioni, contribuendo a una migliore organizzazione della contabilità aziendale.
IL SETTORE VITIVINICOLO FONTE DI LAVORO PER LE AZIENDE IN TUTTA EUROPA. IN ESPANSIONE PRODUZIONE E CANTINE CON NOVE FIGURE LAVORATIVE E SOSTENIBILTA’ BIOLOGICA.
IL CENTRO STUDI E RICERCHE DI Co.N.A.P.I. NAZIONALE PROMUOVE LA SOSTENIBILITA’ DEL CAMPO PRODUTTIVO ENOLOGICO.
Il settore vitivinicolo è un’importante fonte di lavoro, soprattutto in paesi con una forte tradizione enologica come l’Italia, la Francia e la Spagna. Offre opportunità in diverse aree, tra cui: agricoltura e viticoltura: lavori nei vigneti, come la potatura, la vendemmia e la gestione delle piante. Produzione e cantina: enologi, cantinieri e addetti alla fermentazione e affinamento del vino, logistica e distribuzione: trasporto e stoccaggio dei prodotti, gestione della catena di approvvigionamento, poi ancora marketing e commercio: export manager, sommelier, venditori e agenti di commercio nel settore vinicolo e per finire turismo e ospitalità: enoturismo, visite in cantina, organizzazione di degustazioni ed eventi. Il settore è in continua evoluzione grazie alla crescente domanda di vini di qualità e al turismo enogastronomico. E’ un settore in continua espansione, tanto che in molte regioni si cercano figure specifiche per migliorare il settore come ad esempio nel Lazio dove sono disponibili diverse opportunità di lavoro proprio in questo ambito. Un’enoteca a Roma cerca personale con passione per i vini, preferibilmente con diploma di sommelier e esperienza nella vendita diretta. Le responsabilità includono la gestione dei prodotti, organizzazione di degustazioni e gestione delle spedizioni, poi ancora si cercano figure come personale di sala con richiesta di attenzione ai dettagli e la conoscenza del settore vitivinicolo costituisce un titolo preferenziale. Anche gli addetti esperti alla potatura per la gestione stagionale delle viti. Un’altra figura che si sta sempre più affermando è quella del cantiniere vitivinicolo con esperienza pregressa in ambito agricolo. Si tratta di un ambito che, proprio per la sua espansione, ha avuto bisogno di essere regolamentato attraverso una normativa vitivinicola, che non è altre che un insieme di leggi e regolamenti che disciplinano la produzione, la commercializzazione e la tutela dei vini.

In Italia e in Europa, le principali norme di riferimento sono per quella Europea il Regolamento che regolamenta l’Organizzazione Comune del Mercato (OCM) vitivinicolo, regolando la produzione, l’etichettatura, la certificazione e i sistemi di qualità (DOP e IGP), il Regolamento (UE) n. 1169/2011 che stabilisce le norme sull’etichettatura degli alimenti, incluso il vino, il Regolamento (UE) n. 2019/934 che regola le pratiche enologiche consentite e i limiti dei componenti nel vino. Mentre per la Normativa Italiana si prevede il Testo Unico del Vino (Legge n. 238/2016) che raccoglie in un unico documento le principali disposizioni sulla produzione, denominazioni di origine, controlli e sanzioni. I Decreti Ministeriali che regolano aspetti specifici, come i disciplinari di produzione dei vini DOCG, DOC e IGT, poi ci sono le norme sulle accise e sulla tracciabilità che disciplinano la fiscalità e il sistema dei registri di cantina per garantire la trasparenza del settore. I temi principali della normativa riguardano la denominazioni di origine (DOP, IGP, DOCG, DOC, IGT) e relativi disciplinari, l’etichettatura (indicazioni obbligatorie come gradazione alcolica, allergeni, provenienza), le pratiche enologiche (additivi, processi di vinificazione, limiti di solfiti), i controlli e sanzioni (frode alimentare, falsificazione di denominazioni)ed infine la sostenibilità e viticoltura biologica (regolamenti per la certificazione dei vini biologici e biodinamici). Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, va sottolineato come la sostenibilità e la vitivicoltura biologica, rappresentano due approcci sempre più integrati nel settore vitivinicolo, finalizzati non solo a preservare l’ambiente, ma anche a garantire una buona produzione di vino di alta qualità e a lungo termine come ad esempio l’adozione di concimi organici che contribuiscono a migliorare la struttura del suolo, la sua capacità di trattenere l’acqua e la biodiversità microbica. Poi ancora si tiene conto di particolari tecniche quali la coltivazione a copertura e la riduzione della lavorazione del terreno che aiutano a prevenire l’erosione, mantenendo il suolo fertile e sano.

Ma si guarda anche alla riduzione dell’uso di sostanze chimiche come pesticidi e fertilizzanti affidandosi a soluzioni piu’ naturali e alla lotta integrata per il controllo di parassiti e malattie. Tra i metodi naturali di controllo ci sono l’impiego di insetti utili o preparati naturali per il mantenimento dell’equilibrio ecologico, mentre per la protezione della biodiversità abbiamo gli Habitat Naturali vale a dire la creazione di aree a favore della fauna e della flora autoctone all’interno e intorno ai vigneti che favorisce l’arrivo di insetti predatori dei parassiti e supporta l’ecosistema locale, per le diversità delle Colture si ha l’integrazione di colture diverse o la coltivazione di varietà di uva autoctone che contribuisce a rafforzare la resilienza dell’intero sistema agricolo. Per quanto riguarda le certificazioni e la normativa abbiamo le Certificazioni Biologiche con cui i produttori che adottano pratiche biologiche devono conformarsi alle normative europee e nazionali, ottenendo certificazioni come il marchio “Eurobiologico” che garantiscono il rispetto dei criteri di produzione sostenibile. Anche il Centro Studi e Ricerche della Co.N.A.P.I. Nazionale, è impegnato a promuovere uno sviluppo sostenibile della viticoltura e dell’enoturismo, raccogliendo dati cruciali per comprendere le sfide e le opportunità del settore. L’obiettivo è esplorare il legame tra viticoltura, tradizione, territorio e biodiversità, risorse fondamentali per costruire un futuro inclusivo, competitivo e sostenibile.

Alcuni produttori scelgono un approccio ancora più olistico, adottando i principi della biodinamica (certificazione Demeter), che includono pratiche agronomiche specifiche e un calendario basato su ritmi naturali. Per gli aspetti economici e sociali, va sottolineato il valore aggiunto sul Mercato, cioèi vini prodotti con metodi sostenibili e biologici spesso godono di un riconoscimento maggiore da parte dei consumatori, che apprezzano la trasparenza e il rispetto per l’ambiente. Da tenere conto anche del benessere dei lavoratori, in quanto la riduzione dell’uso di sostanze chimiche non solo tutela l’ambiente, ma migliora anche la salute e la sicurezza dei lavoratori, creando un modello di produzione etico e responsabile. Il settore tiene conto dell’ innovazione tecnologica e del futuro attraverso le ricerche agronomiche che stanno contribuendo a perfezionare le tecniche di viticoltura biologica, permettendo una gestione più precisa dei vigneti e l’adozione di pratiche sempre più sostenibili. In ultimo bisogna tenere conto anche dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Infatti le pratiche sostenibili aiutano anche ad affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici, migliorando la resilienza dei vigneti attraverso una gestione attenta delle risorse e dell’ecosistema. In sintesi, la sostenibilità in viticoltura biologica non è solo una risposta alle esigenze ambientali odierne, ma rappresenta un’opportunità per innovare e creare un modello produttivo che rispetta il territorio, valorizza la biodiversità e risponde alle aspettative di un mercato sempre più attento alle tematiche ambientali e sociali.