I Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali per la Formazione Continua sono il principale strumento di finanziamento della formazione aziendale in Italia. Essi possono essere classificati come quelli che favoriscono l’accesso alla formazione, attraverso la riduzione o l’azzeramento dei costi aziendali, come quelli che sostengono la qualificazione delle competenze dei lavoratori con maggiori garanzie di occupabilità e come quelli che promuovono la crescita e la competitività’ delle imprese e del sistema del Paese. L’operato dei Fondi Interprofessionali è dettato dal rispetto del principio di TRASPARENZA ed è vigilato, tra gli altri soggetti, dall’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del lavoro.
COSA SONO, COME FUNZIONANO E CHI PUO´ ACCEDERE AI FONDI INTERPOFESSIONALI PROMOSSI DALLE ORGANIZZAZIONI DATORIALI E SINDACALI. OGGI ATTIVI 19 FONDI.
I Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali per la Formazione Continua sono il principale strumento di finanziamento della formazione aziendale in Italia. Essi possono essere classificati come quelli che favoriscono l’accesso alla formazione, attraverso la riduzione o l’azzeramento dei costi aziendali, come quelli che sostengono la qualificazione delle competenze dei lavoratori con maggiori garanzie di occupabilità e come quelli che promuovono la crescita e la competitività’ delle imprese e del sistema del Paese. I Fondi Interprofessionali sono associazioni promosse dalle principali Organizzazioni Datoriali e Sindacali e finanziano attività formative adeguate ai fabbisogni dei lavoratori occupati e al contesto di mercato delle aziende.
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La legge n.388 del 2000, stabilisce che siano alimentati dal versamento dello 0,30 per cento delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo quale “assicurazione contro la disoccupazione involontaria”. Le aziende italiane possono aderire liberamente senza costi aggiuntivi a uno dei 19 Fondi ad oggi attivi, e in qualsiasi momento rinunciare all’adesione o cambiare Fondo, anche trasferendo a determinate condizioni, le somme accantonate e non spese nel Fondo di provenienza. In seguito all’adesione è possibile presentare al Fondo prescelto, previa condivisione con le Parti Sociali costituenti, PIANI FORMATIVI composti da percorsi di qualificazioni e riqualificazioni di competenze dei lavoratori, in sintonia con le strategie aziendali. Le tipologie di Piano Formativo finanziabili, in tutto o in parte, dai Fondi Interprofessionali sono: PIANI FORMATIVI AZIENDALI, PIANI FORMATIVI TERRITORIALI, PIANI FORMATIVI SETTORIALI E PIANI FORMATIVI INDIVIDUALI. I finanziamenti dei Fondi Interprofessionali operano attraverso due principali modalità´, utilizzabili dalle aziende o dagli operatori della formazione per la presentazione dei Piani Formativi: il CONTO FORMAZIONE e L´ AVVISO. Con il Conto Formazione, ogni singola azienda accantona una quota generalmente sino all’80% dei propri versamenti dello 0,30 per cento da utilizzare per la presentazione, anche in autonomia, di Piani Formativi aziendali o interaziendali. L´Avviso opera secondo una logica mutualistica, e consente anche alle micro e piccole imprese di accedere a iniziative di formazione altrimenti difficilmente finanziabili a causa dell’esiguità delle proprie risorse accantonate, con il Conto Formazione.
L’Avviso utilizza procedure di evidenza pubblica e finanzia i Piani Formativi più meritevoli tra quelli presentati a gara da aziende o operatori della formazione. La valutazione dei Piani Formativi verte sia su aspetti formali che di merito. L’operato dei Fondi Interprofessionali è dettato dal rispetto del principio di TRASPARENZA ed è vigilato, tra gli altri soggetti, dall’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del lavoro.
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