IMMIGRAZIONE E LAVORO: UNA RISORSA STRATEGICA PER L’ ECONOMIA ITALIANA

La carenza di forza lavoro e il calo delle nascite rappresentano da anni una seria minaccia per l’economia italiana. A questo si aggiunge un disallineamento tra le competenze richieste dalle aziende e quelle offerte dal mercato del lavoro, generando un gap che ostacola la crescita economica. In questo contesto, una soluzione concreta e sostenibile potrebbe essere rappresentata dall’immigrazione regolare e ben organizzata, offrendo nuove risorse umane provenienti da paesi terzi.

Un approccio strategico prevede non solo la regolarizzazione dei flussi migratori, ma anche la formazione delle risorse direttamente nei paesi d’origine. Questo metodo permetterebbe di colmare il disallineamento delle competenze, garantendo una forza lavoro qualificata e pronta ad affrontare le esigenze del mercato italiano. Le prospettive di successo di un simile modello sono significative, contribuendo sia al benessere dei lavoratori immigrati che alla competitività delle imprese italiane.

La confederazione Conapi Nazionale ha abbracciato questa visione, promuovendo una serie di iniziative per affrontare il tema dell’immigrazione in modo costruttivo e pragmatico. Tra gli eventi recenti, spiccano il convegno organizzato ad Avellino presso la Camera di Commercio e quello tenutosi a Milano, nella prestigiosa sede del Palazzo Pirelli della Regione Lombardia. Un altro importante appuntamento è previsto per il 26 marzo prossimo a Roma, nella Sala Marco Biagi del CNEL, dove interverranno autorevoli relatori per discutere soluzioni innovative in materia di immigrazione e lavoro.

Un ulteriore passo avanti è rappresentato dal protocollo d’intesa siglato tra Conapi Nazionale e Confintesa, finalizzato alla promozione congiunta di progetti formativi nei paesi nordafricani. Questo accordo mira a sviluppare un modello di immigrazione controllata e di qualità, utile sia per i paesi di origine che per il mercato del lavoro italiano.

Investire in progetti formativi e immigrazione regolata non significa solo colmare la carenza di lavoratori, ma anche costruire un ponte di crescita economica e culturale. È il momento di riconoscere che l’immigrazione non è un problema da risolvere, ma una risorsa da valorizzare, per un’Italia più competitiva e inclusiva.

PIANO MATTEI: TUNISIA. FORMARE PER INTEGRARE SUMMIT NELLA SALA PIRELLI IN REGIONE LOMBARDIA PER UN CONFRONTO SERRATO PER DISCUTERE DEL PROGETTO PRESENTATO DA CO.N.A.P.I.

Si è svolto nella sede della Regione Lombardia “Pirellone” nella sala principale ” sala Pirelli ” , un importante ed interessante evento organizzato e moderato dal Presidente di Co.N.A.P.I. Lombardia,dottor Massimo Palermo, con la partecipazione del Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale dottor Basilio Minichiello ed esponenti istituzionali come l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi, il Sottosegretario alle Relazioni Internazionali ed Europee , Raffaele Cattaneo, il Segretario Generale Vicario Confintesa Claudia Ratti. Al tavolo dei lavori era presente la giuslavorista, avvocato Mirella Giovino, Jacopo Dozio , membro della IV commissione Attività Produttive, Stefano Calegari, direttore generale Energheia Impresa Sociale e Diego Mantrone Presidente di Galdus. Nel corso dell’evento, è stato in collegamento il Presidente della Camera Euromediterranea per l’industria e l’impresa Badreddine Toukabri. L’evento ha avuto come titolo ” Formare per integrare ” indirizzato al progetto presentato da Co.N.A.P.I., Galdus con partner salesiani di Tunisi.

Nel corso degli interventi, il sottosegretario ha sottolineato il valore del Piano Mattei e della cooperazione internazionale nello spirito ” non predatorio” dello stesso Piano, nei confronti di tutta l’ area interessata al Piano Mattei. Quest’ultimo esprime un progetto che riguarda il rinnovamento dei rapporti con i paesi del continente, delineando un nuovo approccio che renda maggiormente lineari le relazioni con i partner africani e italiani, con lo scopo di promuovere lo sviluppo proprio negli Stati Africani. Il Piano, come tutti sanno, ha ben 17 direttrici d’intervento: dalla cooperazione allo sviluppo alla promozione delle esportazioni e degli investimenti, dall’istruzione alla ricerca e innovazione, dalla salute all’agricoltura e sicurezza alimentare e così via. Nel corso dei lavori svoltisi a Milano presso la sala Pirelli in Regione Lombardia, è stato posto l’accento sulla Formazione ed è stato messo in evidenza come sia importante creare una sorta di rete per poter cooperare al meglio con tutte le parti coinvolte nel progetto. Inoltre ha ottenuto il placet dei relatori, alcuni capitoli del lavoro svolto e curato dal dott Antonio Zizza, direttore del Centro Studi e Ricerca di Co.N.A.P.I. Nazionale in tema di cooperazione, sviluppo, formazione ed inserimento lavorativo delle persone immigrate, ricerca consegnata lo scorso settembre a margine del G7 svoltosi a Mirabella Eclano (Av) al ministro Matteo Piantedosi. Interessanti sono poi stati gli interventi degli attori della formazione , Galdus ed Energheia partner formativo e di politiche attive coinvolti nel progetto.

L’intervento in collegamento diretto con il presidente della ONG Camera Euromediterraneo per l’industria e l impresa, Toukabri che ha sottolineato come il Paese nordafricano rimane fondamentale per l’Italia nella lotta al fenomeno dell’immigrazione clandestina così come l’Italia è interessata ad investire in Tunisia in progetti a favore dei giovani delle regioni sfavorite. Soddisfatto dell’ iniziativa il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale, il dott. Basilio Minichiello che, da sempre impegnato nell’ ascolto delle esigenze delle aziende nel reperire personale qualificato, ha da ultimo sottoscritto con Confintesa uno specifico protocollo per favorire la formazione e l’inserimento lavorativo delle persone provenienti da Paesi Terzi. L’ intesa e la collaborazione è stata confermata anche dalla dott.ssa Claudia Ratti, segretario generale vicario di Confintesa. L ‘attenzione dei relatori si è concentrata sulle finalità dei progetti formativi in Tunisia, sia sotto il profilo lavorativo che sotto il profilo umano e sociale. Evitare le attività “predatorie” e concentrarsi sull’effettiva ricerca delle figure professionali da formare nei luoghi di origine e da inserire successivamente nel contesto lavorativo italiano, questo è il messaggio fondamentale da cui partire.

FORMAZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO AL CENTRO DI UN DIBATTITO AL CIRCOLO DELLA STAMPA DI AVELLINO

E’ stato Enrico Lo Conte presidente Co.N.A.P.I. Avellino ad aprire i lavori del Seminario svoltosi venerdì scorso presso il Circolo della Stampa di Avellino sottolineando l’importanza della formazione nelle aziende, a seguire Carmine del Sorbo presidente dei Consulenti del Lavoro di Avellino che ha subito presentato i lavori. Presente l’on. Michele Gubitosa il quale, riconoscendo il ruolo importantissimo dei Consulenti del Lavoro e delle Associazioni datoriali, ha mostrato piena disponibilità nel farsi portavoce a livello istituzionale delle esigenze che nascono dal basso. L’on. Gubitosa ha avvertito l’esigenza di agevolare le aziende nella loro attività e nei programmi formativi, a cominciare proprio dalla necessità di snellire procedure complesse. Al tavolo di confronto il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale Minichiello che ha omaggiato l’iniziativa del seminario in quanto questi incontri servono “per poter dare un supporto ai professionisti-ha detto Minichiello e continuando ha aggiunto- per dare informazioni alle aziende affinché si sensibilizzano maggiormente su un tema così importante e così sentito, quale quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il Presidente Minichiello ha anche ringraziato l’on. Gubitosa per l’interesse mostrato nell’ascoltare le istanze del territorio e delle associazioni di categoria. Inoltre il dott. Minichiello ha altresì evidenziato l’importanza di una organizzazione datoriale per le aziende e l’utilità per i professionisti, quale quello dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Affrontato il tema oggetto del Seminario, il Presidente ha evidenziato l’interesse della formazione obbligatoria e l’esigenza di poterla potenziare, anche attraverso l’utilizzo di nuovi modelli formativi. “Ogni volta che succede un incidente in un’azienda-ha continuano il presidente Minichiello-si mette a rischio la vita economica stessa delle aziende”. Di qui l’importanza della formazione, ancor prima che la persona venga inserita nell’attività lavorativa. Tra i tanti interessanti interventi va sottolineato quello del dottor Antonio Zizza (Centro Studi e Ricerche Co.N.A.P.I. Nazionale)il quale ha ricordato l’importanza della formazione nelle aziende, sia quella obbligatoria prevista dal legislatore, che quella facoltativa, necessaria allo sviluppo e al progresso delle aziende. A riguardo, è stato ripreso un Rapporto pubblicato di recente dal Centro Studi “Formare per Trasformare”, evidenziando quanto la formazione sia la condizione necessaria per lo sviluppo imprenditoriale.

Nel corso della relazione sono stati illustrati alcuni dati sulla formazione continua raccolti dal Centro Studi, evidenziandole caratteristiche e la propensione imprenditoriale a finanziare programmi di formazione iniziale e continua. Inoltre, alla luce dell’ultima pubblicazione, “Immigrazione e Lavoro”, è stato affrontato – attraverso uno specifico focus – il tema della formazione delle persone immigrate e l’esigenza di immaginare, soprattutto in materia di salute e sicurezza, corsi previ in lingua locale o quanto meno in inglese e in francese: questo strumento, ha precisato Zizza, “consente una maggiore inclusione ovvero integrazione”. Molto interessante l’intervento di Cipriano Ficedolo, Avvocato Penalista d’impresa e General Counsel, che con capacità di sintesi ha affrontato il tema della responsabilità amministrativa delle imprese e la sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Avv. Ficedolo ha trattato in maniera specifica la riforma della crisi d’impresa e le forme per prevenire la crisi d’impresa attraverso metodi che non riguardano solo la stabilità amministrativa ovvero fiscale, ma anche la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Avvocato ha inoltre evidenziato il tema della responsabilità dei lavoratori: “quando parliamo di sicurezza nei luoghi di lavoro, il primo responsabile della sicurezza è il dipendente: il dipendente è il primo che si deve autotutelare”, anche ai fini di proteggere il proprio lavoro. Ficedolo ha evidenziato l’esigenza di fare formazione, ma anche di applicare nella pratica le cose studiate in aula. L’Avvocato ha illustrato in maniera approfondita l’importanza del modello organizzativo in ogni azienda, stimolando anche un dibattito tra il tavolo dei lavori e i presenti al seminario. Mario Della Sala, Avvocato e già ispettore del Lavoro, ha evidenziato nel suo intervento l’importanza della certificazione dei contratti, necessario a stabilire la natura del rapporto di lavoro al fine di evitare anche diversi contenziosi. Numerosi sono stati i temi trattati dall’Avv. Della Sala, dai tirocini formativi ai contratti di appalto.

SALE SEMPRE PIÙ IL NUMERO DELLE VITTIME SUL POSTO DI LAVORO

LA NECESSITÀ DI FARE FORMAZIONE RESTA UNA IMPORTANTE ESIGENZA

Sale il numero delle vittime sul posto dì lavoro. A distanza di pochi giorni dall’incidente nel Bolognese dove degli operai hanno perso la vita per lo scoppio della centrale idroelettrica, nella mattinata odierna, ha perso la vita un giovane operaio di 23 anni in un’autocarrozzeria colpito al petto da un tubolare di ferro caduto da un rimorchio. La tragedia si è consumata nel territorio del comune di Montepulciano, in provincia di Siena, al confine tra le regioni Toscana e Umbria.



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Sul posto

sono accorsi anche i carabinieri e il personale del servizio Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della locale Asl a cui spetterà rispettivamente il compito di chiarire la dinamica e le eventuali mancanze in termini di mezzi di sicurezza sul luogo di lavoro. La questione legata ai decessi sui luoghi di lavoro, sta diventando sempre più costante pertanto si avverte la necessità di fare costantemente formazione per cercare di arginare la problematica degli incidenti sui posti di lavoro.

Co.N.A.P.I Nazionale, rappresentata dal presidente Basilio Minichiello, promuove ed avalla iniziative a favore della Sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso una costante formazione ed indicando tutti i necessari adempimenti normativi. A tal proposito a breve, si svolgerà un importante convegno organizzato da Co.N.A.P.I Avellino – Benevento, al Pala sport di Ariano Irpino (AV) a cui parteciperanno esperti del settore per dibattere ed indicare metodi formativi necessari per ridurre un fenomeno ormai dilagante





FONDI INTERPROFESSIONALI

COSA SONO, COME FUNZIONANO E CHI PUO´ ACCEDERE AI FONDI INTERPOFESSIONALI PROMOSSI DALLE ORGANIZZAZIONI DATORIALI E SINDACALI. OGGI ATTIVI 19 FONDI.


I Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali per la Formazione Continua sono il principale strumento di finanziamento della formazione aziendale in Italia. Essi possono essere classificati come quelli che favoriscono l’accesso alla formazione, attraverso la riduzione o l’azzeramento dei costi aziendali, come quelli che sostengono la qualificazione delle competenze dei lavoratori con maggiori garanzie di occupabilità e come quelli che promuovono la crescita e la competitività’ delle imprese e del sistema del Paese. I Fondi Interprofessionali sono associazioni promosse dalle principali Organizzazioni Datoriali e Sindacali e finanziano attività formative adeguate ai fabbisogni dei lavoratori occupati e al contesto di mercato delle aziende.

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La legge n.388 del 2000, stabilisce che siano alimentati dal versamento dello 0,30 per cento delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo quale “assicurazione contro la disoccupazione involontaria”. Le aziende italiane possono aderire liberamente senza costi aggiuntivi a uno dei 19 Fondi ad oggi attivi, e in qualsiasi momento rinunciare all’adesione o cambiare Fondo, anche trasferendo a determinate condizioni, le somme accantonate e non spese nel Fondo di provenienza. In seguito all’adesione è possibile presentare al Fondo prescelto, previa condivisione con le Parti Sociali costituenti, PIANI FORMATIVI composti da percorsi di qualificazioni e riqualificazioni di competenze dei lavoratori, in sintonia con le strategie aziendali. Le tipologie di Piano Formativo finanziabili, in tutto o in parte, dai Fondi Interprofessionali sono: PIANI FORMATIVI AZIENDALI, PIANI FORMATIVI TERRITORIALI, PIANI FORMATIVI SETTORIALI E PIANI FORMATIVI INDIVIDUALI. I finanziamenti dei Fondi Interprofessionali operano attraverso due principali modalità´, utilizzabili dalle aziende o dagli operatori della formazione per la presentazione dei Piani Formativi: il CONTO FORMAZIONE e L´ AVVISO. Con il Conto Formazione, ogni singola azienda accantona una quota generalmente sino all’80% dei propri versamenti dello 0,30 per cento da utilizzare per la presentazione, anche in autonomia, di Piani Formativi aziendali o interaziendali. L´Avviso opera secondo una logica mutualistica, e consente anche alle micro e piccole imprese di accedere a iniziative di formazione altrimenti difficilmente finanziabili a causa dell’esiguità delle proprie risorse accantonate, con il Conto Formazione.

L’Avviso utilizza procedure di evidenza pubblica e finanzia i Piani Formativi più meritevoli tra quelli presentati a gara da aziende o operatori della formazione.
La valutazione dei Piani Formativi verte sia su aspetti formali che di merito. L’operato dei Fondi Interprofessionali è dettato dal rispetto del principio di TRASPARENZA ed è vigilato, tra gli altri soggetti, dall’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del lavoro.

MONITORAGGIO AZIENDALE ATTRAVERSO LA TECNOLOGIA

IL 2024 SARA´ L´ ANNO DELL´ INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE APPORTA BENEFICI ALLE IMPRESE. FORMAZIONE E SICUREZZA ONLINE SEMPRE PIU´ EFFICIENTI E GLOBALI PER AZIENDE COMPETITIVE.

La FORMAZIONE aziendale e ‘diventata un elemento molto importante per restare competitivi sul mercato. Di pari passo va la tecnologia se si considera che viene applicata per formare professionalmente chi lavora all’interno delle aziende, attraverso la realizzazione di corsi specifici. Attraverso questo passaggio si vengono a realizzare vari presupposti importanti per un’azienda sempre più all’avanguardia come la globalità la flessibilità che ti portano a raggiungere un pubblico, appunto globale in qualsiasi momento e ovunque. I corsi online e le piattaforme di apprendimento danno la possibilità ai dipendenti di partecipare alla formazione in maniera flessibile. Inoltre i vantaggi della tecnologia, si possono vedere nella personalizzazione dell’apprendimento, oppure nell’avvantaggiare le aziende ad evitare i costi legati agli spostamenti, agli alloggi e al materiale di formazione in quanto tutto potrà avvenire online senza utilizzare forme che hanno un costo ed un impatto notevole sulle imprese.

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Formazione e Tecnologia

Dunque, sono un binomio importante per quanto riguarda il mondo del lavoro. Il 2024, si apre con l’auspicio di rendere sempre più efficiente l’universo lavorativo, attraverso la tecnologia che aiuta le aziende ed i dipendenti, ad essere costantemente informati sui continui aggiornamenti e novità, per essere sempre più competitivi. In conclusione, il Nuovo Anno viene salutato con grande interesse da parte delle aziende per quello che si realizzerà attraverso una tecnologia all’avanguardia attraverso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che apporta sicuramente, a degli innumerevoli vantaggi.

L’accessibilità globale, la personalizzazione dell’apprendimento, la riduzione dei costi, la sostenibilità´, l’aggiornamento costante, il monitoraggio dell’apprendimento, l’interattività sono tutti questi i motivi per adottare la tecnologia nei percorsi formativi professionali e in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

ADESIONI AZIENDE NON ISCRITTE

AGLI ORGANISMI PARITETICI POSSONO ADERIRE ANCHE LE AZIENDE NON ISCRITTE

L’organismo paritetico deve essere costituito per iniziativa di una o più associazioni sia dei datori di lavoro che dei lavoratori, comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. E ‘un soggetto giuridico bilaterale costituito da due parti contrapposte, dunque gli ORGANISMI BILATERALI e PARITETICI rappresentano sia le organizzazioni datoriali che quelle dei lavoratori e sono quelle più rappresentative sul piano nazionale appartenendo allo stesso settore e nel territorio di competenza. 

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ORGANISMO PARITETICO

All´organismo paritetico territoriale possono aderire anche le aziende non iscritte ed infatti per il dottor Alberto Iavarone, e ‘importante organizzare eventi a cui far partecipare le aziende e chi si occupa di formazione ed informazione , proprio per mettere in evidenza l´efficacia e l´efficienza degli O.P.T.

La rappresentatività delle associazioni promotrici degli ORGANISMI PARITETICI devono essere prima di tutto espressioni di associazioni sindacali datoriali e dei lavoratori più espressive sul piano Nazionale come ad esempio lo è Co.N.A.P.I, poi devono essere organismi le cui associazioni abbiano firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro applicato dall´azienda. Nell’ambito di tale discorso si inserisce proprio l’attività paritetica di Co.N.a.P.I. Nazionale che e ‘socio O.P.N ELAV.