FAST FASHION | ZARA SILENZIOSAMENTE STA CAMBIANDO LA PROPRIA STRATEGIA DI MARKETING?

Zara, Mango, H&M, Bershka e molte altre società come queste che operano nel fast fashion, sono ormai da qualche anno a questa parte le protagoniste indiscusse della moda e dello shopping della società. Più nello specifico Zara, appartenente a Inditex, uno dei maggiori gruppi di distribuzione al mondo, ha creato negli anni una rete internazionale mettendo il focus sul cliente e concentrandosi su ciò che più interessava a lui. Questa in realtà è la modalità con cui ogni azienda dovrebbe operare per attuare una buona strategia di marketing , in quanto focalizzarsi sulle richieste dei clienti è l’unico modo per rimanere aggiornati sulle nuove tendenze. Infatti soddisfare continuamente le loro richieste creando una clientela fissa porta l’azienda ad una continua crescita all’interno dell’ambito in cui opera.
Da qui la popolarità del marchio Zara, divenuto famoso soprattutto per la velocità con cui riesce a ‘copiare’ le tendenze e le collezioni dei grandi stilisti utilizzando dei prezzi accessibili per chiunque. Zara oggi rappresenta un impero di oltre 20 milioni e secondo un’indagine ha fatturato ben oltre 18,1 miliardo di euro solo tra il 1 febbraio e il 31 luglio 2024 , con un aumento del 7,2% rispetto al medesimo periodo del 2023.


Sarà probabilmente tutta questa fama a voler cambiare il suo posizionamento nel mondo della moda? In base a quanto rilasciato da Amica Magazine, pare che il brand spagnolo stia cercando lentamente e senza fare troppo rumore di cambiare la propria immagine discostandosi dal marchio riconosciuto come accessibile da tutti e veloce. Ciò che ha dato all’occhio è stata innanzitutto la presenza di Stefano Pirati, ex direttore creativo di Yves Saint Laurent, che ha firmato la nuova collezione basata su una stile minimalista e sull’eleganza timeless. Nella campagna pubblicitaria è presente lui stesso con Gisele Bundchen, top model nota per aver lavorato con noti marchi come Vogue Eyewear, YSL , oltre che l’angelo per eccellenza di Victoria’s Secret.
La presenza di personaggi come questi lasciano intendere che la strategia di marketing di Zara stia cambiando e che probabilmente i prezzi non saranno più accessibili per chiunque. Inoltre Zara ha affermato che entro il 2025 tutto il cotone, il lino e il poliestere saranno di natura biologica, sostenibili o riciclati. Questo potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio, perché se da un lato negli anni l’azienda ha attirato attorno a sé una clientela fissa innamorata dei loro capi d’abbigliamento e disposta a spendere qualsiasi cifra pur di rimanere alla moda e seguire le tendenze, dall’altra la restante parte potrebbe completamente abbandonare l’azienda a causa di prezzi eccessivi.
E non solo, perché pare che Zara voglia concentrarsi su punti vendita in località d’èlite come Rue de Rivoli a Parigi, dimostrando come voglia sempre di più avvicinarsi ai grandi marchi del lusso e ritagliarsi uno spazio all’interno del fashion system. Nell’effettivo non sappiamo se i prezzi rimarranno sempre accessibili e se Zara rimarrà sempre Zara che ormai tutti noi conosciamo.


L’ITALIA TORNA SUL PALCO | SARA’ IL LAGO DI COMO A FARE DA SFONDO ALLA PROSSIMA SFILATA DI CHANEL CRUISE 2025

Italia, paese dalle mille bellezze, dalle mille scoperte e da altre mille sfumature, ancora una volta è stata puntata da uno dei brand più noti al mondo, Chanel. Che la nostra Italia sia una bellezza intoccabile sotto ogni punto di vista è ormai un dato di fatto, non a caso i turisti non hanno un periodo dell’anno preferito per recarsi qui da noi perché ogni momento dell’anno può andare bene. Dopo aver sfilato da Parigi a New York, da Singapore a Dubai, essere passati per L’Avana, Monaco e Los Angeles, quest’anno sarà il Lago di Como a fare da panorama alla sfilata della collezione Cruise 2025/2026 del brand Chanel.
Chi non ha mai visto Como potrebbe domandarsi il perché di tale scelta, ma in realtà solo chi ha un occhio più artistico e cinico direbbe che Chanel, ancora una volta, non ha sbagliato colpo. Caratteristiche principali del brand Chanel sono eleganza, fascino e raffinatezza, esattamente ciò che Como rispecchia . La città ha delle origini storiche che non tutti conoscono e questo potrebbe essere un modo per riportare alla luce il savoir faire del luogo. Non tutti sanno che è il luogo in cui è nata la seta e che ha contribuito al successo della moda italiana e non solo: infatti la lavorazione della seta in questa città risale al XVI secolo e grazie all’industrializzazione nell’ ‘800 in Lombardia la città lariana è diventata leadership europea della produzione e dell’esportazione di tessuti pregiati.
Chanel vuole riportare alla luce un posto così importante per il mondo della moda che non tutti tengono in considerazione : ecco perchè la scelta della location in programma per il prossimo 29 aprile 2025 non è stata casuale come molti pensano. Nonostante la grandezza e l’eleganza di tutti i lavori della Maison parigini, questa volta non serviranno grandi addobbi per abbellire il posto, perché è già lussuoso così.
A livello economico questa potrebbe essere una grande occasione per la città di Como che si ritroverà invasa da turisti pronti a spendere qualsiasi cifra pur di non perdere un’occasione come questa. I più grandi appassionati e non solo si muoveranno da ogni parte del mondo per assistere ad un evento prezioso come questo e Como non può farsi trovare impreparata. D’altro canto saranno presenti i più grandi celebrity del mondo della moda e dello spettacolo. Con i suoi meravigliosi lembi di terra e abbigliamento di lusso, Como e Chanel stanno creando delle aspettative molto alte per la futura sfilata , nonostante ciò manca attualmente è il direttore creativo che fino allo scorso giugno era Virginie Viard.
La moda per fortuna continua a far muovere un’economia che per molto tempo ha sofferto non solo da un punto di vista estetico, ma anche e soprattutto sociale . La moda considerata un linguaggio, ha da sempre influenzato la società, le strutture sociali e le dinamiche di classe , mirando a farci sentire parte di una collettività.
La città di Como si trova al 15° posto nella classifica italiana e più nello specifico al 2° posto delle città più care in Lombardia. Secondo quanto riportano i dati di Invest in Lomabardia, “la provincia di Como è una delle aree più industrializzate ed economicamente avanzatw della Lombardia dove hanno sede oltre 50.785 aziende..-.. esiste 1 azienda ogni 12 abitanti ed è presente una forza lavoro professionale e specializzata. Più del 39% della popolazione lavora nell’industria, il 60% nel settore dei servizi e il rimanente 1% nell’agricoltura. La qualità dei prodotti del territorio si riflette nei volumi e nel valore delle esportazioni.”
Probabilmente la Maison parigini non ha avrà badato a tutto questo per la scelta della location (o forse si), ma siamo sicuri di ciò che ha in mente per ridare vita a questo meraviglioso posto

G7 SIRACUSA

Le strade di Siracusa sono invase da oltre 200 padiglioni con lo scopo di valorizzare le eccellenze agroalimentari scientifiche, culturali, artistiche, architettoniche, paesaggistiche e quelle delle filiere economico-produttive.

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