ITALIA E FRANCIA INSIEME CONTRO IL LAVORO ILLEGALE. ANCHE Co.N.A.P.I. FAVOREVOLE AL CONTRASTO AL LAVORO ILLEGALE

Italia e Francia rafforzano la cooperazione contro il lavoro illegale, con un incontro a Roma che ha ribadito l’impegno congiunto per la sicurezza nei cantieri e il rispetto delle normative europee sui lavoratori distaccati. Co.N.A.P.I. appoggia pienamente queste azioni, promuovendo trasparenza, legalità e sicurezza per imprese e lavoratori autonomi. L’intesa tra i due Paesi punta anche al recupero delle sanzioni transfrontaliere e a una gestione coordinata dei flussi lavorativi. Il dialogo tra istituzioni e imprese è ritenuto essenziale per costruire regole chiare e sostenibili.

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STA NASCENDO UN NUOVO MODELLO FORMATIVO IN ITALIA: L’“HUB Co.N.A.P.I. NETWORK”

Il nuovo modello formativo in Italia, l’“Hub Conapi Network”, sta emergendo come una rete innovativa di centri formativi qualificati, supportata da piattaforme certificate e organismi paritetici. Questo sistema integrato mira a migliorare la qualità, l’efficacia e l’accessibilità della formazione, coinvolgendo tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è offrire contenuti didattici esclusivi, multilingue e altamente professionali, per supportare aziende e discenti. È un progetto che promette di rivoluzionare il settore e di elevare gli standard formativi nel nostro Paese.

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DDL SICUREZZA, APPROVATO IL NUOVO DECRETO, PIÙ REGOLE E PENE PIÙ SEVERE

Il Senato ha approvato il DDL Sicurezza, trasformando in legge il decreto n. 48/2025. Il provvedimento introduce pene più severe per occupazione abusiva, blocchi stradali e rivolte in carcere, vieta la vendita di cannabis light e impone l’obbligo di documento per i migranti che acquistano SIM. Rafforzate le tutele per forze dell’ordine e aziende. Il decreto è sostenuto dal Governo ma criticato dall’opposizione per i possibili effetti sulle libertà civili.

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“LA PERSONA PRIMA DEL CAPITALE”: IL MANIFESTO DI Co.N.A.P.I. NAZIONALE PER UN NUOVO MODELLO IMPRENDITORIALE


“La persona prima del capitale”: Co.N.A.P.I. promuove un’impresa etica, mettendo il benessere umano al centro.

Nel lungo e spesso tortuoso cammino di definizione della nostra identità come Co.N.A.P.I. Nazionale, da tempo cercavamo una frase, uno slogan, che potesse racchiudere in poche parole tutto ciò che siamo, ciò in cui crediamo e ciò che vogliamo costruire. Uno slogan che non fosse solo comunicazione, ma visione. Un orientamento costante per noi e per chi ci affianca.

Quasi per caso, ma forse nulla lo è davvero, è nata la frase che cercavamo da tempo: “La persona prima del capitale.”

Appena l’ho scritta, ho capito che era quella. Era il nostro manifesto. Era ciò che volevamo dire da sempre, con parole semplici ma forti. In quelle cinque parole c’è il senso più profondo del nostro impegno: rimettere al centro l’essere umano, prima del profitto, prima della logica di mercato, prima del guadagno a ogni costo.

In un contesto imprenditoriale sempre più orientato alla sostenibilità, all’impatto ambientale, alla tracciabilità e all’etica di filiera, il nostro slogan non è solo un auspicio, ma una necessità concreta. Il mondo sta cambiando, e con esso anche i criteri con cui si valuta un’impresa. Non basta più produrre. Bisogna farlo bene, nel rispetto della persona e del pianeta.

Le priorità sono cambiate: oggi parliamo di parità di genere, sicurezza sul lavoro, benessere psicofisico, inclusione, motivazione, prevenzione dei conflitti interni. Tutti elementi che, per noi, non sono aggiunte facoltative ma pilastri fondamentali di un nuovo modo di fare impresa.

Come Co.N.A.P.I. Nazionale, crediamo che un sindacato datoriale non possa più limitarsi a rappresentare interessi economici. Deve essere promotore di un cambiamento culturale, capace di proporre e sostenere un modello imprenditoriale dove il capitale sia al servizio della persona, e non il contrario.

Non si tratta di utopia, ma di lungimiranza. Perché oggi anche il consumatore – sempre più informato e consapevole – non guarda solo al prezzo, ma anche alla storia dietro al prodotto: com’è stato realizzato, con quale impatto ambientale, con quale equità sociale. Le imprese che non sapranno rispondere a queste domande rischiano di rimanere indietro.

“La persona prima del capitale” non è solo una bella frase da mettere su un manifesto. È una scelta politica, etica e culturale. È un atto di responsabilità verso i lavoratori, verso i consumatori, verso l’ambiente, verso il futuro.

Con questo slogan vogliamo trasmettere una visione, una direzione. Vogliamo che diventi il cuore pulsante di una nuova economia, più giusta, più inclusiva, più umana.

Co.N.A.P.I. Nazionale c’è. E con questa frase, che oggi è anche il nostro impegno quotidiano, vogliamo costruire insieme a voi un mondo dove davvero la persona venga prima del capitale.

IL NUOVO ACCORDO STATO-REGIONI SULLA SICUREZZA: NOVITÀ, CONFUSIONE E PROSPETTIVE DI ADEGUAMENTO

Il 24 maggio 2025 è entrato in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro, abrogando i precedenti e introducendo un sistema formativo rinnovato. Tuttavia, l’applicazione immediata ha generato incertezza tra enti formatori e aziende, con difficoltà di adeguamento. Una criticità riguarda la certificazione degli OPN, molti dei quali non sono ancora iscritti all’elenco ufficiale del Ministero. Si auspica l’emanazione di una circolare interpretativa che chiarisca le norme e conceda una deroga temporale per facilitare la transizione.

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RIUNIONE IN CONFEDERAZIONE: VERSO UN NUOVO MODELLO DI VIRTUOSISMO AZIENDALE

Si è svolta oggi una riunione presso la Confederazione Nazionale Conapi per approfondire i programmi di sviluppo aziendale orientati alla legalità e all’eccellenza. Al centro del dibattito, i modelli organizzativi per la sicurezza e la responsabilità amministrativa secondo il D.Lgs. 231/2001. Si è discusso anche della creazione di un documento unico di certificazione in collaborazione con la Commissione per la Certificazione dei Contratti. L’obiettivo è promuovere un nuovo modello di virtuosismo aziendale come rivoluzione culturale e opportunità concreta per le imprese.

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SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: IL NUOVO ACCORDO STATO-REGIONI

Il webinar del 16 maggio 2025 sul nuovo Accordo Stato-Regioni ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato alla sicurezza sul lavoro. Le nuove direttive rafforzano le responsabilità aziendali e puntano su formazione, prevenzione e benessere psicologico. Esperti e istituzioni hanno sottolineato che la sicurezza deve essere vista come investimento strategico, non solo come obbligo. Il cambiamento culturale è la chiave per ambienti più sicuri, produttivi e sostenibili.

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STANZIATI NUOVI FONDI PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. UN PASSO IMPORTANTE VERSO LA CULTURA DELLA PREVENZIONE

Il Governo italiano ha stanziato nuovi fondi per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, puntando su formazione, prevenzione e controlli più efficaci. L’iniziativa include anche la tutela degli studenti in percorsi scuola-lavoro, grazie all’estensione della copertura INAIL. La collaborazione con i sindacati e l’uso mirato dei dati sugli infortuni guideranno gli interventi. L’obiettivo è promuovere una cultura della sicurezza condivisa e diffusa sin dall’età scolastica.

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PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL 2025: COMPETITIVITÀ, SICUREZZA E RESILIENZA AL CENTRO

Il Programma di lavoro della Commissione Europea per il 2025 punta a rafforzare competitività, sicurezza e resilienza dell’UE. Prevede semplificazioni normative, sostegno all’innovazione e nuove strategie per sostenibilità, difesa e coesione sociale. Saranno introdotte misure per snellire burocrazia e favorire la crescita di imprese e agricoltura. La Commissione mira a un’Europa più forte, equa e pronta alle sfide globali.

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SICUREZZA SUL LAVORO: PUNIRE DI PIÙ NON SIGNIFICA PROTEGGERE MEGLIO

Il rafforzamento delle pene per i datori di lavoro non garantisce maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro e rischia di risultare ingiusto ed inefficace. La vera priorità dovrebbe essere la prevenzione, agendo su norme poco efficaci come la deroga dei 60 giorni per la formazione, che espone i neoassunti a gravi rischi. I dati mostrano che molti incidenti avvengono nei primi giorni di lavoro, rendendo urgente una revisione delle regole. Servono formazione immediata, controlli efficaci e investimenti nella cultura della sicurezza, non solo sanzioni più dure.

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