PARI OPPORTUNITÀ

DIVERSITA´ ED INCLUSIONE NEL MONDO DEL LAVORO, Co.N.A.P.I. NAZIONALE GARANTISCE L´ INCLUSIONE E LE OPPORTUNITA´ DI FORMAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALE DEL GENERE FEMMINILE.

La diversità e l´inclusione, sono sfide sempre più urgenti all’interno degli ecosistemi aziendali, non solo perché la loro piena adozione ha riscontri più che positivi in termini di produttività e competitività, ma anche perché sono requisiti importantissimi nei processi di reclutamento del personale e per la reputazione aziendale le quali stanno recependo con consapevolezza queste indicazioni: l’85% dei direttori del personale ritiene che la propria azienda promuova attivamente la diversità e l’inclusione, nello specifico, il 52% esprime una risposta chiaramente positiva, il 33% risponde sì, ma non abbastanza, mentre il restante 15% risponde negativamente. Oltre il 60% dei rispondenti conferma che nella propria azienda ci sono donne con ruoli fondamentali e di responsabilità, un altro 33% risponde affermativamente. Complessivamente, quindi, il 93% dei direttori del personale da un’indicazione positiva, seppur con alcune distinzioni. Solo il 7% afferma di no. Questi i dati principali emersi dall’indagine promossa da un pool di esperti dell´ Aidp (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) guidati dal professor Umberto Frigelli sulla parità di genere in azienda, a cui hanno risposto circa 700 direttori del personale, di cui oltre il 63% donne.

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Nel dettaglio,

alla domanda “le vostre politiche aziendali sono orientate sulla promozione della parità di genere?” oltre il 53% ha risposto di sì, il 19% sì, ma non abbastanza e i 17% ha risposto di no. Rispetto alla partecipazione a iniziative o programmi aziendali che mirano a prevenire la discriminazione di genere il 51% ha risposto affermativamente, contro il 49% che ha dato un’indicazione negativa. Anche per il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale, Basilio Minichiello, nella propria azienda viene favorito un dialogo aperto sulla diversità e l’inclusione e ritiene che vi sia supporto nell´aziende nei confronti delle donne in maternità o con responsabilità familiari. Inoltre, continua Minichiello, nella propria azienda sono garantite le pari opportunità di formazione e sviluppo professionale per il genere femminile ed esistono politiche di flessibilità per i dipendenti con particolare attenzione alle donne. Nel report stilato da chi ha condotto l´indagine , emerge un altro importante aspetto che riguarda la violenza psicologica sul personale e le discriminazioni. Solo l’87% dei direttori del personale non è a conoscenza di atti di bullismo o maschilismo nei confronti delle donne nella propria azienda, contro il 13% che esprime una risposta affermativa. Il 72% ritiene che nella propria azienda chiunque possa agire liberamente per segnalare e fare emergere fenomeni di discriminazione di genere, per il 16% bisognerebbe fare di più contro il circa l’8% che esprime un parere negativo.

Per il dottor Basilio Minichiello, nella propria azienda è fondamentale monitorare eventuali atti di discriminazione o bullismo , al fine di arginare immediatamente il problema a difesa e tutela sia di chi subisce tali atti, ma anche per salvaguardare l´immagine dell´azienda i cui valori si fondano soprattutto sul rispetto della persona in quanto tale.

IL LAVORO SU PIATTAFORMA TRA RISCHI ED OPPORTUNITÀ

UN NUOVO MODELLO LAVORATIVO SEMPRE PIÙ IN AUMENTO IN VARI SETTORI MA NON SI ESCLUDONO I RISCHI.

Il crescente sviluppo tecnologico che si va diffondendo nel mondo del lavoro comporta un cambiamento del modo di concepire le attività produttive di alcuni settori. Molto diffuso è il fenomeno del lavoro su piattaforme digitali che coinvolgono i lavoratori in diversi ambiti che vanno dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, alla ristorazione, ai trasporti o ai servizi di trasporto. Diverse le tipologie del lavoro su piattaforma digitale che può essere svolto on line, se i compiti sono svolti virtualmente dai lavoratori con l’ausilio di dispositivi elettronici in qualsiasi luogo, spesso avviene presso la propria abitazione. Il lavoro su queste piattaforme può anche essere realizzato sul posto, come avviene per rider, conducenti, lavoratori manuali o domestici, infermieri e prestatori di assistenza, che svolgono le proprie mansioni fisicamente e non virtualmente. Tutto questo comporta un aumento delle possibilità lavorative con opportunità di un reinserimento nel mercato di lavoro dando maggiori opportunità di integrare un guadagno per prestazioni lavorative preesistente a quello sulla piattaforma, quindi come aggiuntivo o alternativo con la possibilità di svolgere in maniera più agevole le mansioni familiari o consentendo anche lo sviluppo di competenze ed esperienze.

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I migranti e i giovani risultano essere i gruppi più coinvolti dal lavoro su piattaforma digitale, soprattutto come i riders che sono dei lavoratori che effettuano consegne a domicilio per conto di piattaforme e applicativi web di consegna. Ovviamente accanto ai vantaggi si valutano anche i rischi riguardanti proprio i lavori su piattaforme digitali. Infatti, gli operai, oltre all’esposizione a rischi ergonomici dovuti a prolungate posture statiche che determinano problemi cervicali e alla schiena oltre al provocare l’infiammazione del nervo carpale della mano, devono affrontare alcune specifiche problematiche che aggravano la loro situazione, come la posizione professionale e le condizioni contrattuali non sempre chiare. Ai problemi di natura fisica, si aggiungono quelli derivanti da ansia e stress che possono avere ripercussioni sulla sicurezza e benessere dei lavoratori coinvolti. Ma si possono verificare anche incidenti e insoddisfazione generale per il proprio lavoro e la propria vita personale.

Sono gli stessi datori di lavoro che molto spesso, si preoccupano di tali problematiche, tanto da creare presupposti di lavoro sicuro e dignitoso, attraverso iniziative che vanno dalla formazione ad azioni maggiormente incisive con integrazioni economiche previdenziali o compensazione aggiuntiva equivalente all’indennità rischio.

IL LAVORO CAMBIERÀ NEI PROSSIMI CINQUE ANNI.

SPARIRANNO LE VECCHIE PROFESSIONI CHE SARANNO SOSTITUITE DA FIGURE SPECIALIZZATE IN TECNOLOGIA, LO STABILISCE UNO STUDIO CONDOTTO DAL WORLD ECONOMIC FORUM

Secondo un recente rapporto del World Economic Forum, i lavori del futuro più richiesti dal 2023 al 2030 in Italia includono professioni legate alla tecnologia e alla sostenibilità. Da numerosi anni ormai nelle classifiche nazionali dei lavori più richiesti figurano sempre gli ingegneri, gli insegnanti e i professionisti dell’ambito sanitario, in particolar modo medici e infermieri. Accanto a questi si affiancano però altri mestieri in ascesa, la cui impennata di richieste è notevole. Tra le professioni del futuro più ambite e redditizie sul mercato del lavoro, ci sono gli imprenditori della ristorazione, infermieri, giurista d’impresa, criminologo e avvocato d’affari internazionali. Mentre tra i posti di lavoro che verranno sostituiti, sempre in base alla ricerca del World Economic Forum, compaiono i tassisti, l’operatore di stampa, il lavoratore del settore tessile, il lavoratore postale, il lavoratore nei fast food, il cassiere, mentre resta in dubbio l’agente di viaggio.

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Mentre tra i lavori che mancano in Italia si segnalano le professionalità tecniche come gli informatici, i tornitori, i manutentori, muratori, operai metallurgici, fabbri, i costruttori di utensili, gli artigiani e operai di diverso tipo. In realtà il mondo del lavoro, sta subendo una trasformazione senza precedenti, grazie in modo particolare al rapido processo di digitalizzazione che sta avendo un impatto molto forte nella nostra società´, con un nuovo panorama occupazionale con specifiche competenze richieste per i professionisti di qualsiasi settore. Sempre in base all’indagine, nei prossimi cinque anni si prevedono occupazioni che spariranno ed altre che verranno create ex novo con nuovi ruoli. La crescita occupazionale si avrà soprattutto nei settori che si attengono all’ecosostenibilità´, alla digitalizzazione e innovazione tecnologica che continuerà avere un ruolo importante nel mercato del lavoro. Molto richieste saranno le figure specializzate in intelligenza artificiale, e gli esperti di sostenibilità green economy. Tra le professioni del futuro più ricercate, ci saranno anche gli specialisti nel settore della sicurezza informatica e tutti coloro i quali occupano ruoli riguardanti l’apprendimento automatico, alla scienza dei dati e alla sicurezza informatica.

 In tutti questi campi, le stime parlano di una crescita occupazionale del 30% entro il 2027, con un aumento ancora più marcato, sfiorando il 42%, per i formatori nell’ambito dell’intelligenza artificiale.

“Spegni la luce, accendi il futuro”


La campagna di sensibilizzazione su risparmio energetico e uso intelligente e razionale dell’energia. Co.N.A.P.I. Nazionale condivide l’iniziativa.

L´ INAIL sta promuovendo molte campagne informative e dopo l’assicurazione sulla vita per gli incidenti domestici, è la volta della campagna di sensibilizzazione sul risparmio dell’energia elettrica dopo i numerosi provvedimenti adottati a livello Europeo. L’attenzione è rivolta in modo particolare all’incremento dell’efficienza energetica negli edifici pubblici facendo partire appunto la campagna sulla sostenibilità´. Una tematica che anche il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale, Basilio Minichiello e tutto lo staff che lavora per l´ Ente, sta portando avanti già da qualche tempo unitamente a tematiche riguardanti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La campagna di informazione sul risparmio energetico, ha lo scopo di diffondere la consapevolezza di fare un uso razionale dell’energia a difesa dell’ambiente ed è un’iniziativa condivisa da tutti coloro che lavorano in luoghi dove il consumo energetico è alla base delle attività produttive ma molto spesso con un uso irragionevole e di spreco a danno dell’ambiente in cui si lavora.

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 “Spegni la luce, accendi il futuro”

 è una campagna che l´ Inail ha rivolto ai propri dipendenti ma che è stata accolta e condivisa da molti datori di lavoro a cui sta a cuore la sensibilizzazione ed un coinvolgimento di tutto il personale di lavoro, per sostenere comportamenti responsabili e diffondere l’uso intelligente e razionale dell’energia fuori e dentro il posto di lavoro. Inoltre l’istituto nazionale assicurazione sul lavoro, aderisce alla campagna “M’illumino di meno”.

Si tratta di una campagna pubblicitaria sul risparmio energetico e sugli stili di vita sostenibili, promossa da “Caterpillar” e Rai Radio2 dal 2005, in occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Il 16 febbraio prossimo, saranno spente le luci nel posto di lavoro nelle sedi su tutto il territorio nazionale delle trasmissioni. “Si tratta di una iniziativa condivisa anche da Co.N.A.P.I.. Nazionale – sostiene il dottor Minichiello – in quanto il tema dell’ambiente legato al consumo spropositato dell’energia elettrica, resta fondamentale nella nostra azienda che da sempre cerca di trasferirla ai dipendenti, che le loro azioni sono determinanti per contribuire a tutelare l’ambiente e il nostro pianeta”.

INFORTUNIO SUL LAVORO

TRAVOLTO DA UN TRENO UN OPERAIO CHE STAVA LAVORANDO. APERTA L’INCHIESTA DALLA PROCURA DI BRESCIA. IL PRESIDENTE DI CO.N.A.P.I. NAZIONALE BASILIO MINICHIELLO CHIEDE DI LAVORARE PER UNA CULTURA SULLA SICUREZZA.

Il decesso di un operaio di 51 anni, morto sul luogo di lavoro, apre nuovamente un dibattito sulla sicurezza nei loghi di lavoro. L’operaio e ‘stato travolto dal treno Bergamo/Napoli nel Bresciano mentre era sui binari in quanto stava lavorando all’interno di un cantiere in stazione per una ditta esterna ed è stato travolto da un treno che, la fitta nebbia ha impedito all’uomo di accorgersi dell’arrivo del treno. E ´stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Brescia per ricostruire le dinamiche dell’incidente. Fs precisa che: “Dai primi accertamenti si configura come indebito attraversamento dei binari, ma le verifiche sono in corso”. Le stesse fonti spiegano anche che “l’investimento è avvenuto intorno alla mezzanotte, la persona coinvolta è un operaio che doveva svolgere un lavoro per conto di Terna.

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“La sicurezza nei cantieri è una priorità: vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio travolto e ucciso da un treno alla stazione di Chiari, a Brescia”. Così’ il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che “attende di avere tutti i dettagli e le spiegazioni affinché venga fatta piena luce sull’episodio”. Per il vicepremier “la sicurezza nei cantieri è e sarà sempre una priorità”. L’argomento suscita un interesse generale su come svolgere l’attività di prevenzione dei rischi lavorativi, di informazione, di formazione e assistenza in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Per contribuire alla riduzione degli infortuni e per far crescere nel Paese una vera e propria cultura della sicurezza. Il presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale Basilio Minichiello, esprime tutto il suo rammarico per l’incidente accaduto nel Bresciano ed invia il suo cordoglio alla famiglia e nello stesso tempo mette in evidenza di come sia importante realizzare e promuovere una costante evoluzione di un sistema integrato di tutela del lavoratore e di sostegno alle imprese, efficiente e innovativo, capace di offrire strumenti mirati e accessibili a tutti.

Dal report dell’Inail i dati presentati nel 2023, mettono in evidenza un lieve calo, le denunce di infortunio sul lavoro presentate sono state 430.829, 761 delle quali con esito mortale. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 53.555 (+21,9%). I valori relativi agli infortuni accertati riguardante la Relazione Annuale, sono inferiori a quelli relativi alle denunce presentate. Bisogna lavorare ancora in maniera costante sulla Formazione ed Informazione.