A settembre aumentano le spese familiari, ma bollette e carburanti calano leggermente.
Settembre si apre con una serie di aumenti che mettono sotto pressione il bilancio delle famiglie italiane. Il ritorno a scuola rappresenta uno dei capitoli più onerosi: tra libri, materiale didattico, zaini e accessori, la spesa media per studente supera i 1.300 euro. Un dato che preoccupa, soprattutto in un contesto economico già segnato da rincari diffusi. A pesare ulteriormente sono i prezzi degli alimentari, con frutta, verdura e caffè protagonisti di un’impennata costante negli ultimi mesi. Per una famiglia con due figli, il solo carrello della spesa potrebbe comportare un aumento mensile significativo rispetto allo scorso anno, aggravando la situazione in modo tangibile.

Anche il trasporto pubblico locale registra aumenti, con tariffe più alte in diverse città italiane. Questo incide soprattutto su studenti e lavoratori pendolari, che si trovano a dover affrontare costi maggiori per gli spostamenti quotidiani. In controtendenza, si registra un lieve calo della pressione su bollette energetiche e carburanti, che offre un piccolo margine di respiro. Tuttavia, il sollievo potrebbe essere temporaneo, e non sufficiente a compensare gli altri aumenti. Le famiglie si trovano quindi a dover rivedere le proprie priorità e strategie di spesa, cercando soluzioni per contenere i costi senza compromettere la qualità della vita. Il mese di settembre, da sempre simbolo di ripartenza, si trasforma quest’anno in una sfida economica a tutto campo.









