PARTE CON IL NUOVO ANNO IL BONUS ELETTRODOMESTICI CON LO SCOPO DI INCENTIVARE GLI ACQUISTI

Il Bonus Elettrodomestici 2025 è un’iniziativa della manovra economica volta a incentivare l’acquisto di grandi elettrodomestici di elevata efficienza energetica prodotti in Europa, con contestuale sostituzione di apparecchi meno performanti. Questo strumento si propone di coniugare la tutela ambientale con il sostegno economico alle famiglie e il rilancio dell’industria europea.
Il bonus prevede un contributo fino al 30% del costo d’acquisto, con un limite massimo di 100 euro per elettrodomestico, incrementato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Ciascun nucleo familiare può accedere all’incentivo per un solo elettrodomestico. La misura, valida per il 2025, mira a ridurre i consumi energetici e a incentivare la produzione interna, sostenendo al contempo le famiglie in un contesto economico complesso.
L’obiettivo principale è alleviare il peso economico dell’acquisto di elettrodomestici di fascia alta, con un supporto maggiore per le famiglie a basso reddito, riducendo al contempo i consumi energetici e le emissioni di CO₂ attraverso la sostituzione di apparecchi meno performanti.

La misura tutela promuove l’industria europea, rafforzando il mercato interno e creando opportunità per i produttori locali. Favorisce un modello di consumo più sostenibile, coerente con la transizione ecologica e il Green Deal europeo, garantendo equità sociale e aumentando la capacità di spesa delle famiglie più vulnerabili.
Nonostante le sue potenzialità, la possibilità di richiedere il bonus per un solo elettrodomestico per nucleo familiare potrebbe ridurne l’impatto, soprattutto per chi ha esigenze più ampie. La dotazione iniziale di 50 milioni di euro potrebbe non essere sufficiente a soddisfare la domanda prevista, e la necessità di un decreto attuativo potrebbe ritardare l’accesso ai fondi. Inoltre, il vincolo geografico sui prodotti realizzati in Europa potrebbe restringere la scelta dei consumatori, influendo sui prezzi. Il successo della misura dipenderà dalla definizione tempestiva dei criteri operativi e dalla capacità di adattare i fondi alla domanda effettiva.
Il beneficio atteso include un risparmio diretto per le famiglie sul costo degli elettrodomestici e uno indiretto sui consumi energetici, mentre l’industria europea potrebbe vedere un incremento della domanda per prodotti efficienti. A livello ambientale, si prevede una riduzione dell’impronta energetica del settore residenziale. Il decreto attuativo, previsto entro 60 giorni, definirà in dettaglio le modalità di erogazione e le condizioni di accesso, consentendo l’operatività del bonus. La misura rappresenta un passo significativo verso un modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo, bilanciando obiettivi economici, ambientali e sociali.

E´ STATO PUBBLICATO ONLINE IL DECRETO PER IL TERZO SETTORE A CUI VANNO OLTRE 35 MILIONI DI EURO CON L´ ATTO DI INDIRIZZO 2024. IL SOSTEGNO FINANZIARIO COINVOLGERA´ 10 REGIONI ITALIANE COMPRESE LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

ll Decreto del 19 luglio scorso 2024, pubblicato online, ha stabilito le direttive per l’anno 2024 riguardanti l’uso del Fondo previsto dagli articoli 72 e 73 del codice. Questo Fondo è destinato a finanziare progetti e attività di rilevanza sociale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni che operano nel Terzo Settore. Il decreto stabilisce che il sostegno finanziario per il 2024 sarà orientato verso iniziative di rilevanza nazionale che coinvolgano almeno 10 regioni italiane, comprese le province autonome di Trento e Bolzano. Ogni progetto deve garantire sinergie tra i vari enti partecipanti e non potrà ricevere un finanziamento ministeriale superiore al 50% del costo totale. La restante parte deve essere coperta dai proponenti, che possono includere risorse provenienti da terzi. Gli obiettivi principali del finanziamento includono la promozione di iniziative che contribuiscano allo sviluppo sostenibile e al welfare territoriale, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti a livello internazionale.

Il Decreto pone particolare attenzione all’importanza della trasparenza, della cooperazione tra enti e dello sviluppo di progetti che rispondano a esigenze sociali e ambientali. Si tratta dei fondi destinati al finanziamento di progetti e di attività di interesse generale e di altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore. Lo stanziamento ammonta a 35.600.000 euro per l’Atto di indirizzo 2024 relativo al Fondo per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo Settore e dalle altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli Ets. Le risorse destinate alle attività degli enti del Terzo settore sono così ripartite: iniziative e progetti di rilevanza nazionale: 25.270.000 euro, con una linea di finanziamento pari a 2.500.000 euro destinata all’Intelligenza Artificiale, contributi per acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali: 7.750.000 euro, contributo annuo agli enti associativi privatizzati, escluse le associazioni combattentistiche e patriottiche: 2.580.000 euro. Le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale, in particolare, dovranno prevedere lo svolgimento di attività in almeno dieci Regioni, con un finanziamento ministeriale complessivo che non potrà essere inferiore a 250.000 euro e superiore ai 600.000 euro.

Anche quest’anno gli obiettivi e le principali aree di intervento in base ai quali gli enti del terzo settore potranno essere finanziati e/o presentare proposte progettuali per lo svolgimento delle attività di interesse generale, fanno riferimento all’Agenda Onu 2030. Dunque la quota di finanziamento ministeriale non potrà superare l’ottanta per cento del costo totale del progetto approvato, qualora esso sia presentato e realizzato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato. La restante quota parte del costo complessivo approvato, pari almeno al 20% in caso di associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato e almeno al 50% in caso di fondazioni del terzo settore, sarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi. In ogni caso il cofinanziamento deve consistere in risorse finanziarie a carico del proponente e degli eventuali terzi. Anche quest’anno gli obiettivi e le principali aree di intervento in base ai quali gli enti del terzo settore potranno essere finanziati e/o presentare proposte progettuali per lo svolgimento delle attività di interesse generale, fanno riferimento all’Agenda Onu 2030. Il bando di assegnazione dei fondi stanziati dal Decreto n. 122/2024, pubblicato nel mese di settembre, ha previsto 40 giorni di tempo per presentare le istanze progettuali al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso l’apposita piattaforma che sarà on linee esclusivamente nel periodo individuato dal bando per l’assegnazione dei fondi. Ad oggi sono pervenute moltissime domande e si prevede un allungamento.

BONUS AGRICOLTURA FINO A 180.000 EURO CON CONTRIBUTO DEL FONDO INNOVAZIONE. APERTA LA PIATTAFORMA

Riapre la piattaforma per accedere al Fondo Innovazione Ismea riservato alle imprese agricole. Gli imprenditori possono ottenere un contributo a fondo perduto fino a 180.000 euro. Investire nel settore agricoltura può richiedere un impegno economico importante e con il Fondo Innovazione si riconosce un importante bonus agricoltura con contributo a fondo perduto che può arrivare appunto fino a 180.000 euro. Sarà possibile chiedere l’accesso alle risorse dal 15 novembre 2024. Il Fondo Innovazione è valido per il triennio 2023-2025 e prevede un contributo a fondo perduto con importo a copertura fino al 100% del costo sostenuto sempre per un importo massimo di 180.000 euro. Nel dettaglio gli importi ammissibili al finanziamento con contributo a fondo perduto e le percentuali di agevolazione, è rivolto a PMI agricole, sia a giovani imprenditori agricoli sia ad altri soggetti, cambiano però le percentuali di agevolazione che è possibile ottenere in base alla tipologia di soggetto. 

L’erogazione del bonus agricoltura sotto forma di contributo a fondo perduto avviene per l’acquisto di macchine e attrezzature innovative per l’agricoltura. La spesa ammissibile deve essere compresa tra un minimo di 70.000 euro e un massimo di 500.000 euro. Per le sole imprese ittiche il limite minimo è abbassato a 10.000 euro. Il bando è rivolto a micro, piccole e medie imprese agricole, e loro cooperative e associazioni,imprese agro-meccaniche,imprese ittiche. Si puo’ accedere ai fondi e alle percentuali dei costi ammessi in base alla tipologia di azienda a partire dalle ore 12.00 del giorno 15 novembre 2024, coloro che intendono accedere alle risorse del Fondo Innovazione di Ismea possono provvedere alle operazioni di caricamento e preconvalida delle domande. La presentazione vera e propria della domanda, o meglio della convalida della domanda, può, invece, essere effettuata a partire dal 18 dicembre 2024. Qualora il richiedente intenda designare un delegato, il conferimento dell’apposita delega deve avvenire contestualmente alla compilazione della domanda. Non può essere presentata la domanda nel periodo previsto, cioè dal 18 dicembre 2024, se nella prima finestra, cioè quella che si apre il 15 novembre 2024 non è stato effettuato l’accreditamento e la preconvalida.

Dopo la preconvalida viene inviato all’utente un codice univoco di preconvalida che dovrà essere utilizzato per effettuare la presentazione della domanda durante il periodo di presentazione e che è la condizione necessaria per poter presentare la domanda ed accedere quindi alle agevolazioni del Fondo Innovazione 2024.
Il bonus agricoltura messo a disposizione da Ismea per il 2024 conta 100 milioni di euro, la misura inizialmente fissata di 75 milioni di euro per ogni anno del triennio è stata aumentata con un’ulteriore quota di 25 milioni di euro per il 2024. Sono inoltre assegnate anche risorse residuali del 2023. Infine il Fondo Innovazione può essere usato per l’acquisto di mezzi finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili. Tra queste vi sono le tecnologie robotiche, piattaforme e strutture 4.0.