L’ILIADE DI GIULIANO PEPARINI INCANTA SIRACUSA

L’“Iliade” di Giuliano Peparini, in scena al Teatro Greco di Siracusa, è una potente riflessione sulla guerra come sconfitta eterna dell’umanità. Attraverso danza, parola e musica, il mito omerico si trasforma in un’opera corale attuale e coinvolgente. Un cast intenso e una scenografia d’impatto restituiscono ai personaggi mitici una drammatica umanità. Lo spettacolo chiude con un forte richiamo alla realtà contemporanea, trasformando l’epica in denuncia.

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TRUMP, L’ATTACCO A FORDOW E IL BIVIO DEL MONDO: PACE O NUOVA GUERRA GLOBALE?

Nella notte tra sabato e domenica, gli Stati Uniti, sotto ordine di Trump, hanno attaccato le basi nucleari iraniane di Fordow, scatenando un forte terremoto politico e militare. Questa azione unilaterale solleva dubbi sulla sua legittimità e rischia di innescare un’escalation che potrebbe portare a una nuova guerra globale, coinvolgendo alleanze e destabilizzando il mondo. Mentre alcuni sperano in una risposta dissuasiva, altri temono un conflitto aperto e crisi economiche. È fondamentale che la comunità internazionale agisca con responsabilità, promuovendo dialogo e rispetto delle regole per evitare un’escalation devastante.

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2 GIUGNO: FESTA DELLA REPUBBLICA, PACE E IMPEGNO SOCIALE

Il 2 giugno, Festa della Repubblica, è un’occasione per riflettere su democrazia, pace e giustizia sociale, temi resi ancora più attuali dalle manifestazioni per la Palestina. La società civile italiana si mobilita contro la guerra e per i diritti umani. Co.N.A.P.I. Nazionale rafforza il suo impegno a favore dell’inclusione lavorativa e della coesione sociale. La ricorrenza diventa così simbolo di impegno concreto per un futuro più equo e solidale.

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VIVA LA PACE, ABBASSA LA GUERRA

Il testo condanna ogni forma di guerra come atto immorale e codardo, deciso da pochi e pagato dai più deboli. Sottolinea come la guerra distrugga vite innocenti per sete di potere e denaro. Invita a fermarsi e scegliere la pace come unica strada giusta e responsabile. “Viva la pace, abbassa la guerra” non è solo uno slogan, ma un dovere verso l’umanità.

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UN PAPA AMERICANO PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA: LEONE XIV SI PRESENTA AL MONDO

Per la prima volta nella storia, un cardinale statunitense è stato eletto Papa, scegliendo il nome di Leone XIV. In una Piazza San Pietro gremita, ha salutato i fedeli con parole semplici e cariche di significato, promettendo un pontificato attento agli ultimi e in continuità con quello di Papa Francesco. La sua elezione ha suscitato emozione e reazioni anche a livello politico, testimoniando l’impatto globale dell’evento. Con il nome scelto, richiama la tradizione di papi riformatori, annunciando un cammino di rinnovamento nella fedeltà alle radici.

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L’EREDITÀ DI PAPA FRANCESCO E IL RICHIAMO UNIVERSALE ALLA PACE

I funerali di Papa Francesco vedono un afflusso globale di persone mosse dal suo messaggio di pace e umanità. Il suo pontificato è stato un costante appello al dialogo e alla solidarietà, spesso inascoltato. La sua morte diventa simbolo di riflessione collettiva in un mondo lacerato da conflitti. Forse ora, nel silenzio, può nascere quel cambiamento che le parole non hanno ottenuto.

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ZELENSKY-TRUMP: UN INCONTRO-SCONTRO CHE NON PORTA ALLA PACE

Il confronto tra Zelensky e Trump, che molti speravano potesse avvicinare alla fine della guerra in Ucraina, si è rivelato infruttuoso. Le divergenze tra le visioni dei due leader sono emerse chiaramente: Trump ha ribadito la necessità di una “soluzione rapida” senza fornire dettagli concreti, mentre Zelensky ha richiesto un sostegno continuo per resistere all’aggressione russa, avvertendo contro una pace sbilanciata. L’articolo sottolinea che la pace non può dipendere solo dagli interessi politici, ma richiede un vero sforzo di mediazione e la volontà di trovare un compromesso sostenibile. La speranza è riposta nelle persone di buona volontà che continuano a lottare per la pace.

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BUONE INTENZIONI E GRANDI PROMESSE: IL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP

ll giorno del giuramento di Donald Trump è stato un momento di grandi aspettative e ambiziosi annunci. Davanti a una folla in trepidazione, l’ex presidente ha delineato la sua visione di una nuova “Era dell’oro” per l’America. Un discorso intriso di promesse che hanno fatto sognare milioni di americani, proiettandoli verso un futuro luminoso.

Tra i punti salienti, Trump ha ribadito il suo impegno a riportare il Paese alla prosperità economica, ponendo l’accento sull’orgoglio nazionale e sulla supremazia tecnologica. Non è mancato uno sguardo rivolto verso le stelle: l’annuncio di un nuovo volo verso Marte ha catturato l’attenzione di tutti, strappando un sorriso a 36 denti a Elon Musk, il visionario imprenditore spaziale. Un segno che l’America non vuole più essere solo una potenza terrestre, ma anche cosmica.

Il punto più solenne del discorso, però, è stato l’impegno a porre fine alle guerre. Con parole cariche di gravità, Trump ha promesso di lavorare instancabilmente per un mondo più pacifico, chiudendo capitoli di conflitto che hanno segnato l’ultimo decennio. Un sogno di molti, che ora si traduce in una promessa politica: meno interventismo e più cooperazione globale.

Se queste parole si tradurranno in fatti, solo il tempo potrà dirlo. Per ora, resta l’immagine di un discorso carico di buone intenzioni, un messaggio di speranza per un’America che guarda al futuro con ambizione, determinazione e una visione oltre i confini del possibile.